ItaliaOggi, 4 marzo 2022
I rifiuti nucleari della Svezia finiscono sotto i mari
Un groviglio di tunnel nel sottosuolo roccioso della Svezia, 60 chilometri di gallerie dove stoccare i rifiuti nucleari a 500 metri di profondità, in parte nel Mar Baltico. Il governo di Stoccolma ha dato il via libera per procedere alla realizzazione di un deposito geologico profondo (Dgr) per il combustibile nucleare esaurito (Snf) vicino alla centrale nucleare di Forsmark, lungo la costa orientale del Paese che si affaccia sul Mar Baltico, nella Contea di Uppsala.
La decisione dell’esecutivo, ha riportato la stampa svedese, conclude un processo di pianificazione che ha richiesto più di quarant’anni, ma la realizzazione di questa infrastruttura strategica renderà la Svezia il secondo Paese, dopo la vicina Finlandia, ad adottare misure attive per la costruzione di depositi per Snf permanenti.
Il compito di portare avanti il progetto è affidato alla società di gestione dei rifiuti radioattivi Svensk Kärnbränslehantering, che dovrà gestire un intervento complesso e dal valore di circa due miliardi. L’azienda prevede che quando il deposito sarà completamente attuato, vale a dire verso il 2080, potrà contenere fino a 12 mila tonnellate di rifiuti nucleari, grazie ad un’estensione sotterranea che si aggirerà tra i tre e i quattro chilometri quadrati.
L’infrastruttura avrà una parte in superficie, un’area operativa, e poi come detto il deposito interrato. Si dovranno scavare diversi tunnel nella roccia e il piano prevede dei fori profondi otto metri per la deposizione del combustibile nucleare esausto che saranno collocati a intervalli di sei metri l’uno dall’altro. Qui saranno posizionati degli speciali contenitori con una parte esterna in rame e una interna di ferro, contenitori che potranno pesare fino a 27 tonnellate e che saranno circondati da un buffer di bentonite. Quando tutti i fori di un tunnel saranno utilizzati, allora il tunnel stesso verrà riempito di argilla e così sigillato.
La Finlandia ha avviato nel 2016 le operazioni per costruire il proprio deposito geologico di Onkalo, il primo al mondo con queste caratteristiche, e prevede che possa essere operativo nel 2025: l’obiettivo di queste strutture è garantire una sicurezza a lungo termine dei rifiuti nucleari.
I depositi geologici profondi potrebbero diventare un modello, secondo l’organizzazione no profit, The Stimson Center, impegnata nella valutazione della sicurezza internazionale, e che, inoltre, ha messoin evidenza come tra i 21 Paesi che hanno importanti attività nucleari siano soltanto cinque ad avere una politica di gestione del combustibile esaurito lungimirante: Canada, Finlandia, Francia, Svezia e Svizzera.