Giu.Sca per “il Messaggero”, 4 marzo 2022
“PUTIN USCIRÀ DA QUESTA GUERRA DA PERDENTE” - LA PROFEZIA DELL’EX AMBASCIATORE A MOSCA, SERGIO ROMANO: “HA RITENUTO DI POTER FARE UNA GUERRA CHE GLI EUROPEI, AVREBBERO ACCETTATO PER DEBOLEZZA. ERA CONVINTO DI VINCERLA SUBITO, CREDEVA DI POTERSI PERMETTERE UN CONFLITTO. QUESTO RESTAURATORE DELL'IMPERO RUSSO È PARTITO CON IL PIEDE SBAGLIATO. LA SUA INIZIATIVA PRODURRÀ IL RISULTATO OPPOSTO: IL DISSENSO APERTO DA PARTE DEGLI ALTRI PAESI. IN PIU’ LA RUSSIA NON E’ UN PAESE OMOGENEO. NELLA SOCIETÀ RUSSA CI SONO MOLTI REALISTI CHE…”
«Putin uscirà da questa guerra da perdente. Vuole essere ricordato come il leader politico che ha restaurato il potere, un patriota russo. Per lui la missione è restituire il prestigio della grande Russia. Tuttavia, dal tentativo di recuperare l'influenza degli Stati che gli sono vicini, lui ne uscirà malissimo».
Sergio Romano analizza il conflitto che è scoppiato nell'Europa orientale. Lo fa da una posizione di privilegio. Conosce la Russia, è stato il nostro ambasciatore a Mosca ai tempi in cui c'era l'Urss dal 1985 al 1989 e conosce la Nato. Anche qui è stato ambasciatore per l'Italia dal 1983 al 1985. Perché Putin perderà? «Ha ritenuto di poter fare una guerra che gli altri Paesi, come quelli europei, avrebbero accettato per debolezza. Inoltre era convinto di vincerla subito, credeva di potersi permettere un conflitto. Questo restauratore dell'impero russo è partito con il piede sbagliato.
La sua iniziativa produrrà il risultato opposto: il dissenso aperto da parte degli altri Paesi. I governanti e i popoli di altre nazioni osservano il comportamento del maggiore uomo politico russo. La sua politica genera diffidenza, sarà circondato da nazioni sospettose che non si fideranno mai di lui» Se si dovessero accettare le condizioni del Cremlino di un'Ucraina neutrale, smilitarizzata ci sarebbe il pericolo che la Russia, in una seconda fase, si senta abbastanza forte da attaccare altri Paesi lungo il suo confine?
«Non dobbiamo vedere la Russia come un Paese omogeneo. Sarebbe un errore. Nella società e nella politica russa ci sono molti realisti, personalità di rilievo che si rendono conto di ciò che la Russia può avere e chiedere e ciò che non può avere e chiedere. Sono convinto, da sempre, che Mosca abbia diritto ad un suo spazio e ad una considerazione internazionale, ma temo molto che la linea adottata da Putin nuoccia al suo stesso Paese»