Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  marzo 03 Giovedì calendario

Samantha Cristoforetti non sarà comandante

Samantha Cristoforetti, per tutti @Astrosamantha, non sarà più, come era stato annunciato lo scorso maggio, la comandante dell’intera Stazione Spaziale Internazionale Iss, nella 68esima missione attesa nel 2022. «Sono onorata di servire come capo dell’Us orbital segment e questo ruolo include la maggior parte dei doveri che avrei avuto come comandante – ha fatto sapere la Cristoforetti – ma riconosco anche che molte persone in Europa, soprattutto donne, sono state ispirate dalla prospettiva di avere la prima donna europea comandante della Iss». Se la notizia è certa – fonte: Esa – e la reazione (con una velata amarezza) comprensibile, è sulla spiegazione che la complessità cresce. Questa decisione ha qualcosa a che fare con l’invasione russa dell’Ucraina? 
Districarsi per ora non è facile, anche seguendo il filo ufficiale dell’Esa («nell’ambito della normale attività di programmazione, il piano di volo della Iss è stato recentemente modificato»). Prima di tutto bisogna conoscere il funzionamento della Iss: nella stazione spaziale esistono dei moduli legati alla Nasa, l’Us orbital segment (il blocco di europei, statunitensi, canadesi e giapponesi), e altri della Roscosmos, l’agenzia russa. Nonostante questa separazione fino ad oggi c’è stato un comandante unico, anche se non va interpretato come nella gerarchia militare. 
Stiamo selezionan-do una nuova classe di astronauti e sono fiduciosa che includerà donne altamente motivate e pronte 
Cristoforetti, che non sarebbe stata la prima donna a ricoprire questo incarico (l’americana Peggy Annette Whitson lo ha avuto due volte) ma la prima europea, si trovava in Russia proprio quando, pochi giorni fa, la situazione è collassata. Come mai? Il comandante della Iss deve conoscere le procedure delle due parti ed è presumibile che si trovasse lì per completare l’addestramento. L’astronauta italiana è dovuta tornare di corsa via Dubai. Non è detto che questa sia stata la ragione per lasciare alla Cristoforetti solo il comando di un blocco, ma potrebbe essere stata una scusa? Nel comitato che prende le decisioni siede anche la Russia. 
Nessuno parla di tensioni. Ma ora nella Iss ci sono quattro americani, un tedesco e due russi. E non è una barzelletta: il comando è affidato ad Anton Shkaplerov, ex colonnello di Mosca che il 22 febbraio, dopo il discorso di Putin, ha parlato su Twitter di un «giorno di festa per tutti coloro che hanno servito o che si apprestano a servire la difesa della nostra grande e vasta Patria». Un tweet di una infelicità spaziale. L’Esa, che ha imposto il silenzio al suo team, si trincera dietro spiegazioni tecniche: «È cambiata la data dell’avvicendamento tra gli equipaggi della missione Crew-4, ossia la missione della navetta Crew Dragon della SpaceX della quale fa parte Cristoforetti, e la missione Crew-5 (...). La missione dell’equipaggio Crew-4 è stata accorciata e la Spedizione 68a comincerà dopo la partenza di Cristoforetti dalla Iss». 
«Mi dispiace che ciò non accada sul mio volo, ma – ha chiuso Cristoforetti – stiamo selezionando una nuova classe di astronauti e sono fiduciosa che questa classe includerà donne altamente competenti e motivate che saranno pronte, in un futuro, per ricoprire ruoli di leadership». La speranza, giustamente, non muore.