Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”, 2 marzo 2022
MOSCA VOLA SULLA VIA DELLA SETA - LA RUSSIA AVVIA LA CREAZIONE DI UN ALTRO GASDOTTO CON LA CINA - SI CHIAMERA’ “POWER OF SIBERIA 2” E ATTRAVERSERA’ LA MONGOLIA - INTANTO GAZPROM FA SAPERE CHE LE ESPORTAZIONI DI GAS VERSO LA CINA “STANNO CRESCENDO” - E’ LA RITORSIONE DI PUTIN: SE NON GLI OCCIDENTALI NON COMPRERANNO IL SUO GAS, SARANNO I CINESI A FARLO… -
Un gasdotto destinato a cambiare gli equilibri, almeno secondo le intenzioni russe. «La firma del contratto di progettazione è arrivata», ha detto ieri Alexey Miller, amministratore delegato di Gazprom, commentando il progetto alla base del metanodotto Power of Siberia 2 che collegherà Russia e Cina attraverso la Mongolia. Intanto «le esportazioni di gas verso la Cina stanno crescendo», ha spiegato in una nota il colosso russo di Stato. Sul lato europeo la decisione tedesca di congelare il progetto di gasdotto dalla Russia, Nord Stream 2, innesca una possibile «procedura di insolvenza» della società svizzera, controllata da Gazprom, incaricata di realizzare l'opera.