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 2022  marzo 02 Mercoledì calendario

VENGHINO SIGNORI VENGHINO, ABRAMOVICH VENDE IL CHELSEA! - IL MAGNATE RUSSO SEMBRA DISPOSTO A CEDERE DAVVERO IL CLUB LONDINESE: CI SONO GIÀ QUATTRO OFFERTE SUL TAVOLO, TRA CUI QUELLA DEL MILIARDARIO SVIZZERO HANSJORG WYSS - MA GLI ACQUIRENTI DOVRANNO RIPIANARE UN DEBITO DI CIRCA 2 MILIARDI DI EURO DEI BLUES - INTANTO L'OLIGARCA È ACCUSATO DI AVERE UNA LARGA PARTECIPAZIONE NELL'AZIENDA CHE PRODUCE I TANK RUSSI, LA EVRAZ, SECONDA SOCIETÀ SIDERURGICA DELLA RUSSIA… -

Da www.calciomercato.com La continua escalation della guerra di invasione portata avanti dalla Russia in Ucraina per volere di Vladimir Putin sta già provocando pesanti ripercussioni anche per gli uomini politicamente ed economicamente più vicini al presidente.

Gli stati membri dell'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno varato e sono intenzioni ad adottare nuove e sempre più stringenti sanzioni nei confronti degli oligarchi che hanno finanziato negli anni il regime di Mosca e tra i soggetti più esposti c'è anche il proprietario del Chelsea Roman Abramovich.

Dopo essersi visto negare per una seconda volta il visto per accedere in Inghilterra - la prima volta era accaduta nel 2018 dopo l'avvelenamento della spia russa Sergei Skripal - il magnate avrebbe deciso di liberarsi di tutti i suoi possedimenti in Gran Bretagna.

A svelarlo è il Times, che riporta le parole del deputato laburista Chris Bryant, che riferisce del terrore di Abramovich di vedere i suoi beni congelati e della scelta di affrettare i tempi della cessione della sua maestosa villa da 15 stanze o la palazzina di tre piani situati a Londra.

LE PRIME OFFERTE Ma i nuovi clamorosi scenari riguardano il futuro stesso del Chelsea, che potrebbe finire ufficialmente sul mercato. L'incredibile scenario, impensabile fino a poco tempo fa, viene delineato dal miliardario svizzero Hansjörg Wyss, che ha annunciato di aver presentato la prima proposta formale per l'acquisizione del club campione d'Europa, riscontrando però una valutazione giudicata eccessiva.

Dal 2003 ad oggi, il Chelsea ha contratto un debito di circa 2 miliardi di euro con Abramovich e, non essendo la società inglese nelle condizioni di restituire questa cifra, i soggetti eventualmente interessati a rilevare la società dovrebbero anche ripagare questo debito all'uomo d'affari russo.

Che viene tuttavia descritto come disponibile - come mai prima d'ora - a valutare qualsiasi scenario e che avrebbe manifestato il forte desiderio di liberarsi del Chelsea. Wyss, che detiene un patrimonio personale di 4,3 miliardi di sterline, ha confessato nell'intervista concessa al quotidiano svizzero Blick che sul tavolo di Abramovich sarebbero arrivate offerte da almeno altri tre investitori.

FUTURO NEBULOSO Il valore attribuito però alla squadra londinese rimane proibitivo e per questa ragione Wyss sta prendendo in considerazione l'ipotesi di farsi affiancare da altri soci, qualora nei prossimi giorni il proprietario del Chelsea dimostrasse l'interesse a portare avanti una trattativa per il passaggio di mano.

È doveroso ricordare come, dopo i primi provvedimenti adottati dai Paesi dell'Unione Europea nei suoi confronti e degli altri uomini di potere russi invisi alla comunità internazionale, Abramovich aveva ceduto ufficialmente la gestione ordinaria del club ai trustee della charitable foundation.

Questi ultimi hanno però avanzato forti dubbi e perplessità su questa operazione, in quanto timorosi di essere chiamati a rispondere in futuro di questioni legate ad un possibile conflitto di interessi e soprattutto di eventuali problemi arrecati alla società in virtù degli ultimi sviluppi.

2 - CHELSEA, IL MILIARDARIO SVIZZERO HANSJORG WYSS PRONTO A COMPRARE IL CLUB DA ABRAMOVICH. PRONTI 2 MILIARDI DI STERLINE Da www.leggo.it

Il miliardario svizzero Hansjorg Wyss ha confermato l'interessamento all'acquisto del Chelsea, l'imprenditore 86enne ha ammesso di pensare a rilevare il club di Stamford Bridge da Roman Abramovich ma solo all'interno di un consorzio con altri partner.

Dall'Inghilterra intanto filtra la notizia che il magnate russo vorrebbe mantenere la proprietà dei 'blues', opzione impraticabile se il governo di Londra imponesse sanzioni ad Abramovich alla guida della società nel 2003.

Wyss, fondatore della società di dispositivi medici Synthes Usa, ha ammesso che esaminerà i dettagli di un eventuale accordo per l'acquisto del Chelsea, il prezzo richiesto potrebbe aggirarsi attorno ai 2 miliardi di sterline, 2,6 miliardi di dollari.

«Abramovich sta cercando di vendere tutte le sue ville in Inghilterra, vuole anche sbarazzarsi rapidamente del Chelsea», ha detto Wyss al quotidiano svizzero 'Blick'. «Io e altre tre persone martedì abbiamo ricevuto un'offerta per l'acquisto del Chelsea da Abramovich - prosegue l'imprenditore elvetico -.

Devo aspettare dai quattro ai cinque giorni ora. Abramovich al momento sta chiedendo troppo. Ad oggi, non conosciamo il prezzo di vendita esatto. Se dovessi acquisire il Chelsea, allora lo farei con un consorzio composto da 6-7 investitori».

Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte dei russi, sabato Abramovich ha fatto un passo indietro lasciando la presidenza del club affidando la gestione agli amministratori della fondazione di beneficenza del club, operazione che ha sollevato critiche in Gran Bretagna.

3 - ABRAMOVICH, SCANDALO A LONDRA. «HA LARGA PARTECIPAZIONE NELL'AZIENDA CHE PRODUCE I TANK RUSSI» Da www.ilmessaggero.it

Roman Abramovich continua ad avere un ruolo centrale nella guerra d'Ucraina. L'ormai ex patron del Chelsea, oltre alla sua vicinanza storica a Putin e gli interessi economici a Kiev, ha una partecipazione nell'azienda siderurgica russa i cui materiali sono usati per fabbricare i carri armati impiegati nell'invasione, riporta il "Daily Mail".

Secondo gli analisti, per evitare sanzioni da Londra avrebbe trasferito le azioni di Evraz (il nome dell'azienda siderurgica, seconda per importanza in Russia), otto giorni prima che Vladimir Putin ordinasse l'invasione dell'Ucraina. E ora teme una guerra prolungata, che potrebbe costargli economicamente carissima, per i suoi business strettamente legati a tutte le parti in causa.

Gli interessi di Abramovich Grzegorz Kuczynski, direttore del Programma Eurasia presso l'Istituto di Varsavia, ha dichiarato: «C'era il rischio che questa società offshore diventasse oggetto di sanzioni. L'acciaio Evraz viene utilizzato, tra le altre cose, per costruire carri armati. L'azienda è importante per l'industria delle armi russa, in questo senso. È importante per i piani di guerra della Russia, anche per quanto riguarda l'Ucraina».

È questo uno dei motivi per cui l'oligarca, chiamato come mediatore ai primi colloqui tra Russia e Ucraina a Gomel, continua a essere tra i più bersagliati dalle sanzioni. Un portavoce di Abramovich ha affermato che Evraz in Russia produceva solo acciaio per «ferrovie e costruzioni».

In un documento del 2017 prodotto da Evraz come parte di un'indagine sull'importazione di acciaio negli Stati Uniti, si legge che le sue operazioni a Chicago hanno prodotto «diversi prodotti fondamentali per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, come piastre corazzate per le forze armate statunitensi».

Abramovich vende gli asset a Londra Secondo quanto riporta il "The Times", per evitare ulteriori colpi dal Regno Unito, ha messo in vendita tutti gli asset denenuti a Londra. Un giro d'affari di circa 200 milioni di sterline, che Abramovich si sta apprestando a cedere prima che i suoi beni vengano congelati.

In vendita anche il Chelsea, al momento commissariato alla sua associazione di charity, la Chelsea Foundation. Per la squadra di calcio potrebbe ricevere le prime offerte già questa settimana.

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