La Stampa, 26 febbraio 2022
La nuova vita in Premier di Christian Eriksen
La vita ricomincia davvero, abbattendo anche l’ultimo steccato e rottamando le residue paure, dopo cinque minuti di buio e 259 giorni di risalita. Rivista la luce, Christian Eriksen ritornerà finalmente da calciatore su un campo di calcio in una partita ufficiale. «Sarà a disposizione e giocherà», l’ammissione di Thomas Frank, il tecnico del Brentford. Parole che, ripensando all’arresto cardiaco nel bel mezzo di Danimarca-Finlandia degli scorsi Europei, sanno tanto di liberazione definitiva.
La prigionia dell’incubo di non poter più tornare a giocare, iniziata il 12 giugno 2021 dopo aver scampato il pericolo di morte, è finalmente finita. Oggi pomeriggio, alle 15 inglesi (le 16 italiane), al Brentford Community Stadium, nella zona ovest di Londra, il proscenio sarà tutto per il primo atto ufficiale, dopo le prove generali in amichevole con i Rangers, della nuova vita calcistica del danese dai piedi fatati. Brentford-Newcastle, nonostante metta in palio tre punti pesantissimi nella parte bassa della classifica di Premier League, sarà solo un pretesto sullo sfondo di una storia troppo più grande. «Sarà un gran giorno per tutti, ma soprattutto per Christian, per la sua famiglia, per il mondo del calcio e per chi ha visto cosa è accaduto quel giorno a Copenaghen. Il ritorno in campo di Eriksen è la testimonianza, non solo per i calciatori, che dopo un arresto cardiaco si può condurre una vita normale».
Questione di differenti protocolli medici per l’attività sportiva a livello agonistico: in Inghilterra si può anche con un defibrillatore cardiaco nel petto, in Italia no. Motivazioni che hanno indotto Eriksen prima a rescindere consensualmente con l’Inter e poi a firmare per sei mesi con il Brentford. «Non ho paura e non cambierò il mio stile di gioco», promette l’attore protagonista. «Sono stato via da questo mondo solo per cinque minuti: ricordo la rimessa in gioco, la palla che mi sbatte sul ginocchio e poi non so cosa sia successo. Mi sono risvegliato con tutta la gente intorno – la testimonianza della grande paura del 12 giugno 2021 – sentendo la pressione sul petto e cercando di riprendere fiato. Sì, sono stato fortunato. Per me sarà fantastico rientrare in uno stadio da giocatore». Bentornato al calcio giocato, Christian.