il Fatto Quotidiano, 25 febbraio 2022
Una lettera d’amore di Rilke
Pubblichiamo uno stralcio tratto da “Noi siamo le api dell’invisibile” in libreria per le edizioni Le Piante
Lou, cara Lou, dunque: in questo momento, in questo sabato 11 febbraio alle sei, poso la penna dopo aver compiuta l’ultima Elegia, la decima. Quella (anche allora era già destinata a esser l’ultima) di cui l’inizio fu già steso a Duino… Quanto già n’esisteva, te l’ho letto, ma ora sono rimaste appunto le prime dodici righe, tutto il resto è nuovo e: molto, molto magnifico! – Pensa! M’è stato concesso di resistere fino al compimento. Oltre tutto. Miracolo. Grazia. – Tutto in pochissimi giorni. In un uragano come allora a Duino: tutto in me, fibre, tessuti, telaio, scricchiolava e si piegava. Al cibo non era da pensare.
E pensa, ancora una cosa ho scritto, ho fatto, in un altro giro, appunto dianzi (nei Sonetti a Orfeo, venticinque sonetti, scritti d’improvviso, nella raffica foriera della tempesta, quale monumento funebre per Wera Knoop), il cavallo, sai, il libero felice cavallo bianco dal cavicchio al piede, che una volta, verso sera, ci balzò incontro al galoppo su un prato del Volga –: l’ho fatto quale “ex voto” per Orfeo! Al di qua di tanti anni m’è balzato incontro con la sua piena felicità, nel sentimento largamente aperto.
Così è venuta l’una cosa dietro l’altra. Ora io mi riconosco. Era come una mutilazione del mio cuore, che le Elegie non esistessero.
Ora sono. Sono.
Sono uscito e ho carezzato il piccolo Muzot – che me l’ha custodito, che me l’ha, finalmente, concesso – come un grande vecchio fido animale.
Perciò non ho risposto alla tua lettera, perché in queste settimane, senza sapere a che cosa, già mi preparavo tacendo a questo, con un cuore sempre più inteso all’interno. E ora, oggi, cara Lou, solo questo. Tu dovevi apprenderlo subito. E anche tuo marito. E baba –, e tutta la casa, fin dentro i vecchi buoni sandali.
Ps. Cara Lou, ho approfittato del tempo per trascriverti tre delle Elegie compiute (la sesta, l’ottava e la decima). Le altre tre le trascrivo poi nel corso dei giorni, via via, e le manderò presto. Mi fa tanto bene che tu le abbia.