La Stampa, 25 febbraio 2022
La pagella della quarta elementare di Pasolini
C’è anche la pagella della quarta elementare, quando il bambino Pasolini, visse per un solo anno a Idrija, ora in Slovenia, non lontano da Caporetto, dove il padre, militare, era stato trasferito per servizio. Ottimi voti, a partire dall’1 che è il più alto. L’ha portata a Casarsa una delegazione della cittadina, dopo averla scoperta nell’archivio storico di Lubiana. È un delizioso cimelio, che si potrà ammirare con l’apertura del nuovo allestimento di Casa Colussi, quella della madre, dove Pasolini visse a lungo e tornò spesso per le vacanze, sede da tempo del centro studi, che diventa a tutti gli effetti un museo dello scrittore da giovane. Si inaugura ovviamente il 5 marzo, mentre apre oggi la mostra dei disegni dedicati alla laguna di Grado, risalenti però all’estate del ’69.
Il fascino di questi materiali è nell’ampio spettro delle ambizioni o delle seduzioni di un ragazzo, che saranno tutte realizzate nell’adulto: dalla pittura al teatro, dalla vocazione pedagogica all’analisi introspettiva. Manca solo il cinema. Fra i documenti esposti ci sono i cosiddetti Quaderni rossi, diario intimo che Pasolini iniziò a scrivere nelle primavera del 1946, in cui affronta il suo «destino di non amare secondo la norma». Vennero affidati al cugino Nico Naldini (che li pubblicò in parte negli Anni 80) quando il poeta fuggì a Roma per via dello scandalo del ’49, accusato di corruzione di minore – e poi assolto.
Quanto al teatro, c’è persino un Pasolini piccolissimo, fotografato per una recita scolastica a Sacile, con in capo un cappello piumato più grande di lui. Ma soprattutto è stato ritrovato un brandello d’una commedia perduta, comica e surreale, di cui l’autore fece menzione in una lettera del ’45, citandone il titolo (La Morteana) e descrivendolo come «la miglior cosa che abbia scritto in friulano». È un dialogo sull’estrema soglia dove, conteso dall’angelo e dal demonio, è un giovanotto un po’ ubriaco, che dopo tanto confronto preso dalla noia si addormenta placidamente dimenticandosi tutto. L’artista da giovane non era poi così lontano dallo scrittore maturo. —