Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  febbraio 24 Giovedì calendario

SE TUTTO VA BENE, SIAMO ROVINATI - LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA COLPIREBBERO SOPRATTUTTO L’EUROPA E L'ITALIA – SENTITE COSA DICE L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA, VINCENZO CAMPORINI: “DOBBIAMO PREPARARCI A DELLE RISTRETTEZZE. LE SANZIONI FANNO MALE A CHI È SANZIONATO MA ANCHE A CHI SANZIONA, PERCHÉ TOGLIE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS E DI FATTURATO. MA POCO POSSIAMO FARE PERCHÉ GLI APPROVVIGIONAMENTI DI GAS VENGONO DA INFRASTRUTTURE CHE NON SI FANNO DALL'OGGI AL DOMANI. E PENSARE DI SVINCOLARSI OGGI DAL GAS RUSSO È IMPOSSIBILE, CI SI DOVEVA PENSARE PRIMA” - SALVINI: “IL RISCHIO BLACKOUT E DI CITTÀ E CASE AL BUIO E DI AZIENDE FERME C’È ED È REALE” -

(ANSA) - "Non possiamo essere così dipendenti" sul fronte energetico "da un Paese che ovviamente non rispetta più il diritto internazionale". Lo ha detto il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, ribadendo che il Nord Stream 2 non entrerà in funzione "nel breve-medio termine". Habeck ha poi confermato la linea di Berlino per ulteriori sanzioni europee a Mosca: ci sarà un approccio concertato tra Usa e Paesi europei, ha detto, secondo quanto riportano i media tedeschi. Le misure adottate finora non sono riuscite a impedire a Putin l'invasione ma l'obiettivo resta "un ritorno al tavolo diplomatico".

2 - UCRAINA: SALVINI, RISCHIO BLACKOUT E CITTÀ AL BUIO È REALE  (ANSA) - "Il rischio blackout e di città e case al buio e di aziende ferme c'è ed è reale. Lavoriamo tutti insieme, senza polemiche e divisioni, ho visto dichiarazioni piccole, da cortile, quando ci sono bambini sulla cui testa passano i missili è davvero incredibile.

Io conto che si sia tutti uniti contro quella che rischia di essere un disastro planetario". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

3 - UCRAINA: GEN. CAMPORINI, OBIETTIVO PUTIN È GOVERNO AMICO (ANSA) - L'ipotesi più probabile è che Vladimir Putin, sferrando l'attacco all'Ucraina, "voglia installare a Kiev un governo amico, per scongiurare il grande rischio di adesione del paese alla Nato, rischio che tra l'altro era inesistente perché non si sono le condizioni essenziali".

Lo dice l'ex capo di stato maggiore della Difesa e dell'Aeronautica Vincenzo Camporini facendo una prima analisi di quanto sta avvenendo in Ucraina. "Al momento - sottolinea - abbiamo l'evidenza di un attacco diretto delle forze armate russe a quelle ucraine, alle sue installazioni e in particolare alle capacità aeronautiche.

E questo, almeno nelle intenzioni russe, dovrebbe fiaccare la capacità di resistenza Ucraina per indurla a comportamenti più consoni alle aspettative di Mosca". Meno chiari al momento gli obiettivi dell'attacco.

"Possiamo ipotizzare che il desiderio sia quello di installare un governo amico" ribadisce Camporini, che poi aggiunge: anche perché "se invece l'idea è quella di prendere il controllo del territorio, avere la garanzia di non avere ostacoli sul terreno è molto complicato. Controllare il paese non sarebbe facile e non sarebbe poco costoso poiché la popolazione ucraina non nutre simpatia verso Mosca".

Dunque, è la conclusione, Putin "non può sperare di controllare il territorio senza mettere in conto una guerriglia logorante".

4 - UCRAINA: CAMPORINI, ITALIA SI PREPARI A RISTRETTEZZE (ANSA) - ""Dobbiamo prepararci a delle ristrettezze, ci vorrà tempo per rimetterci in sesto". E' lo scenario che attende l'Italia alla luce dell'attacco della Russia all'Ucraina secondo l'ex capo di Stato maggiore della Difesa e dell'Aeronautica militare Vincenzo Camporini.

"Avremo il problema del gas. Le sanzioni sono un'arma a doppio taglio, fanno male a chi è sanzionato ma anche a chi sanziona, perché toglie opportunità di business e di fatturato. Ma poco possiamo fare - sottolinea il generale - perché gli approvvigionamenti di gas vengono da infrastrutture che non si fanno dall'oggi al domani. E pensare di svincolarsi oggi dal gas russo è impossibile, ci si doveva pensare prima e ricordiamoci che qualcuno non voleva neanche il Tap".

Quanto al coinvolgimento dei militari italiani, Camporini ricorda che il nostro paese sta già "fornendo elementi molto preziosi alla 'postura di deterrenza' della Nato: abbiamo i nostri velivoli in Romania impegnati in quella che in gergo ci chiama 'air policy', abbiamo soldati che sono nei paesi baltici con la Nato, sempre in funzione di deterrenza, abbiamo navi nel Mediterraneo orientale che collaborano con l'Alleanza. Stiamo dando il nostro contributo in linea con le aspettative"