ItaliaOggi, 24 febbraio 2022
La velocità mentale resta alta fino a 60 anni
La rapidità con la quale prendiamo decisioni consapevoli si mantiene per decenni, e diminuisce soltanto a partire dai 60 anni. È quanto si evince da uno studio condotto su oltre un milione di persone di tutte le età e pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour. Un’équipe di ricercatori dell’università di Heidelberg ha realizzato un test online su un vasto campione di popolazione per misurare i bias cognitivi impliciti, ovvero il meccanismo tramite il quale la nostra mente, implicitamente, ci porta a prediligere o ad avere un preconcetto negativo nei confronti di un gruppo di persone con un tratto in comune, che può essere la religione, l’etnia ecc. Il test consisteva nel classificare immagini e parole il più rapidamente possibile. I ricercatori hanno constatato un calo del tempo di risposta a partire dai vent’anni di età. Al tempo stesso hanno potuto mostrare, attraverso un modello matematico, che questo rallentamento progressivo non è dovuto a un degrado della velocità mentale ma a una maggiore attenzione a non fare errori e a un rallentamento dei movimenti. Dunque, il tempo di reazione non deve essere considerato una misura dell’efficienza cognitiva, perché è in realtà la somma di diversi fattori. La velocità nei processi decisionali rimane alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare progressivamente a declinare.«La nostra scoperta è incoraggiante, poiché i nostri risultati mostrano che i livelli medi di velocità mentale in contesti che richiedono decisioni rapide e forzate non diminuiscono fino a un periodo relativamente tardivo», ha detto Mischa von Krause, primo autore del lavoro.