ItaliaOggi, 24 febbraio 2022
Anche Fido diventa vegano
Nella sua ciotola ci finiscono ginseng e psillio, non manca mai una spolverata di curcuma e tra un pasto e l’altro qualche integratore. La dieta di Karl Malone è all’insegna di un’alimentazione equilibrata e salutista. Ma Karl Malone è un pastore australiano di 11 anni ed è il simbolo di una tendenza sempre più diffusa nei paesi più sviluppati, quella di imporre agli animali domestici gli stessi regimi alimentari dei loro padroni. Un fenomeno che alimenta anche uno specifico segmento dell’industria del pet food, ma che lascia il mondo veterinario perplesso sugli effetti che certi tipi di alimentazione possono avere sui nostri amici a quattro zampe, come riporta un servizio del New York Times. Ma il marketing e il web sono potenti amplificatori del messaggio che gli animali hanno le stesse esigenze nutrizionali dei loro padroni e quindi dovrebbero mangiare proprio come fanno le persone.
Secondo un recente rapporto di Pet Insight, il mercato di ciò che l’industria del cibo per animali chiama nutritious pet food, cioè alimenti preparati con ingredienti premium e con componenti nutrizionali aggiuntivi, dovrebbe sfiorare i 16 miliardi di euro entro il 2026.
Il benessere animale è ormai un trend di consumo consolidato e la pandemia, che ha contribuito all’aumento del tempo passato in compagnia degli animali domestici, ha incrementato le esigenze di prendersi cura di cani e gatti, anche a tavola.
C’è poi un movimento sui social che marcia su questa moda: influencer e presunti esperti che da Facebook a TikTok dispensano consigli su come deliziare il palato di Fido e di come tenerlo in perfetta linea con pasti pensati apposta per lui. E qui la fantasia spazia: dieta vegana, vegetariana, crudista, senza glutine... L’importante è che gli animali mangino bene quanto un essere umano. Ma servire loro cibi crudi, una delle mode del momento, pare non essere poi così salutare: un cane mangerà praticamente qualsiasi cosa gli si metta davanti, ma non necessariamente sarà positivo per la sua salute. Alcuni veterinari, per esempio, diffidano dei cibi crudi e hanno messo in guardia circa la pericolosità di incorrere in pericolose infezioni. Negli ultimi anni la Food and Drug Administration, i Centers for Disease Control and Prevention, l’American Veterinary Medical Association e l’American Animal Hospital Association hanno denunciato come la dieta fondata sul cibo crudo sia pericolosa, adducendo il rischio che alcuni alimenti non cotti possano essere contaminati da batteri nocivi.
La disinformazione online sulla salute degli animali domestici è dilagante, riporta il New York Times, ma i padroni, come racconta l’esperto veterinario Marcus Dela Cruz, spesso si fidano più di quello che trovano online che dei consigli di chi conosce davvero la materia. Le diete vegetariane, per esempio, non sono adatte alla maggior parte dei gatti perché questi ultimi hanno bisogno di proteine animali, ma possono essere accettabili per i cani. Tuttavia nessuno chiede ai diretti interessati cosa ne pensano.