ItaliaOggi, 22 febbraio 2022
Periscopio
L’area di centro-destra (con i suoi tre partiti maggiori) permane in larga maggioranza quella più gettonata dagli italiani. Competere ad armi pari con questa coalizione resta piuttosto impervio ad oggi per il Partito Democratico. Paolo Natale, politologo di Ipsos. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Salvini ha rivelato che Letta quando c’era Conte non faceva il nome di Draghi e invece il premier spuntava quando non c’era il capo del M5S. Come mai? Molto semplice. Conte non è mai stato preso sul serio in tutta questa storia del Colle. E’ una specie di allegro giullare che non ha superato la sindrome dì Palazzo Chigi, al quale nessuno dava retta e che non rappresenta nessuno. Ha fatto quelle sceneggiate televisive e basta. Luigi Bisignani. Affari italiani.
Centralità del Parlamento, d’accordo. Ma questo Parlamento sarà in grado, nel poco tempo che gli rimane, di pilotare le riforme che lo stesso presidente Mattarella ha prospettato nel discorso di accettazione del secondo mandato? Al primo posto, Mattarella ha giustamente indicato la riforma della magistratura, ma che possibilità ci sono che si realizzi davvero? E con quale legge elettorale andremo a votare nel 2023? Per non parlare degli impegni di spesa dei fondi europei e di come fronteggiare la pandemia del Covid-19 mentre impensieriscono i grafici dell’inflazione e il caro-bollette. Cesare Cavalleri. Studi Cattolici.
E’ da tempo che non mi sentivo più parte di Forza Italia. Oggi è un posto dove sembra prevalere la legge del “meno siamo meglio stiamo”, dove gli interessi del singolo prevalgono su quelli della collettività, dove vale la logica di tutti contro tutti e dove ci sono donne che devono necessariamente andare contro le altre donne. Forza Italia ci sarà solo finché ci sarà Berlusconi. Io, andandomene, ho solo anticipato i tempi. Mi sono ritrovata nel movimento centrista di Giovanni Toti. E’ uomo pratico, pragmatico, un amministratore ottimo, sempre sul pezzo, ma più di tutto è persona perbene, l’amico che tutti vorrebbero. Mariarosaria Rossi, senatrice, ex Forza Italia. (Carlo Valentini). ItaliaOggi.
Di Maio sente e incontra Raggi e Appendino ma Raggi e Appendino contano poco, sia fra i parlamentari che fra gli iscritti grillini. La più popolare resta Paola Taverna, che sta con Conte. Dopo di lei, solo Fico conta. Ma per ora Di Maio e Conte troveranno un accomodamento. Anche perché non ci sono differenze di contenuto, fra loro. Sembrano quei bimbi di 5 anni che litigano solo perché tutti vogliono fare il capo. Mauro Suttora (Federico Ferraù). il Sussidiario, net.
Negli ultimi anni in Italia è accaduto un crac democratico senza precedenti, come tale deve essere definito quel processo che ha portato la stragrande maggioranza dei cittadini a non avere più fiducia nella magistratura. E una democrazia in cui, a torto o a ragione, le persone credono che la giustizia sia il più delle volte un’ingiustizia, è una democrazia malata. Al di là di chi in effetti siano le colpe, ammesso che colpe esistano. Di fronte a una situazione così critica per la tenuta del Paese nessuno può a questo punto fare finta di niente. Pierfrancesco De Robertis. QN.
L’Italia è l’unico sistema produttivo in Europa che si articola su filiere, con territori in cui fornitori e aziende si sostengono reciprocamente. Tipico è il caso della Motor Valley, dove accanto alle aziende dei motori operano migliaia di fornitori, i centri di ricerca, le università, i laboratori regionali. Si tratta di un modello vincente che sta consentendo al sistema produttivo di uscire dalla crisi sanitaria meglio che altri Paesi europei. Lucio Poma, capo-economista di Nomisma. (Carlo Valentini). ItaliaOggi.
«Se la sente di preparare un progetto di ristrutturazione dei nostri cimiteri?», mi chiese Francesco Rutelli, allora sindaco della Capitale. Risposi: ci provo, ma se non ci riesco io, non so chi altro ce la possa fare. Roma ha solo sei forni, uno dei quali sempre fermo per manutenzione. Sarebbe bastato aggiungerne due a Prima Porta, e due o tre al Laurentino, senza toccare quello storico, il Verano. I litigi fra la municipalizzata Ama e la giunta Raggi hanno completato il disastro. Ecco perché le bare si accatastano. Daniele Fogli, ingegnere, massimo esperto italiano di cimiteri (Stefano Lorenzetto). Corsera.
In Costarica un uomo che si fa chiamare con un nome femminile, Nataly Monge Brenes, finito in carcere per abusi sessuali su minori, ha chiesto e ottenuto il trasferimento in un carcere femminile, dove più volte si è esibito davanti alle detenute in atti di autoerotismo e infine ha picchiato e cercato di violentare una di loro. Ora è stato messo in isolamento. In California ci sono 300 detenuti maschi che si sentono femmine e hanno chiesto e ottenuto il trasferimento in un carcere femminile. Dove, al di là di tutto, le condizioni di vita sono meno dure. Marino Longoni. ItaliaOggi.
C’erano una volta, tra Calalzo e Cortina, i binari di un piccolo treno bianco e blu che ogni mattina saliva dal Cadore. Al di là di due corse, nessun treno passava più per l’intera giornata. Allora la ferrovia era usata da molti come scorciatoia per il paese: era bella, fra i campi pieni di fiori, la massicciata di sassi candidi sotto al sole. E, davanti, l’aristocratica parete del Pomagagnon, tutta inclinata, come spinta da mille anni di vento del Nord. Anche i miei, con noi bambini, camminavano spesso sulla ferrovia. Io però, benché molto piccola, non mi sentivo tranquilla: se c’erano dei binari, pensavo, era perché doveva passare un treno. E continuavo a voltarmi indietro, cercando una locomotiva che spuntasse all’orizzonte. Mentre la mano di mia madre mi tirava: «Su, Marina, non c’è nessun treno». Riprendevo il cammino. (Ma veramente si poteva essere certi che nessun treno stesse arrivando alle nostre spalle?) . Infantilmente percepivo, come sospesi, dolori e mali che sarebbero presto arrivati. Ma la mano gentile di mia madre,mi tranquillizzava. C’era già tutta la vita, penso, in quel nostro andare sui binari, sotto al sole trionfante di luglio. Marina Corradi, scrittrice. Avvenire.
A Miss Italia hanno partecipato, senza vincere, future star del cinema e della tv: Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Sophia Loren, Stefania Sandrelli, Ombretta Colli, Carmen Russo, Alba Parietti, Moana Pozzi, Sabrina Salerno, Simona Ventura, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Claudia Pandolfi, Silvia Toffanin, Elisabetta Gregoraci, Mara Carfagna, Ilary Blasi e Caterina Balivo. Massimo Donelli. QN.
Vittoria si occupa di me per impedire che me ne occupi io. Roberto Gervaso.