il Fatto Quotidiano, 22 febbraio 2022
Coez non si sente una star
“Mi va bene anche che sia ammesso in sala il pubblico munito di Super green pass, ma che sia una ripartenza per tutti. Ci siamo abbastanza rotti il cazzo”. Il post sul festival di Sanremo a opera di Silvano Albanese, in arte Coez, ha fotografato la frustrazione di chi per due anni seguita a rimandare i tour. “Poi in qualche modo mi sono anche scusato, ma vedere un teatro pieno con la massima capienza strideva con la parte eclissata e maltrattata del settore della musica dal vivo. Sappiamo che dietro Sanremo non dico che ci siano i ‘poteri forti’ ma economie importanti sì, eppure i concerti restano la forma di promozione migliore di sempre, portano la musica di città in città. Un artista si sente anche in colpa verso il suo pubblico nel momento in cui si vendono i biglietti e poi si comunica che bisogna rimandare le date. All’estero si fanno concerti da ventimila persone senza mascherina e senza Green pass. Io sono a favore dei vaccini, ma se poi questi sacrifici non portano a nulla è logico che si creano rancori”.
Finalmente l’atteso tour può ripartire con diciannove date dal 6 marzo a Torino per concludersi il 20 aprile a Roma: “L’ultimo album Volare è stato pensato per essere suonato nei club: il suono è volutamente più tirato, quasi un ritorno alle origini con più rap. Sarà uno show minimal, senza megaschermi con un’attitudine punk”. Nel disco c’è molta energia: Casse rotte, Crack e Sesso e droga, sino al nuovo singolo Occhi rossi: “È la ballad che stavo cercando da tempo, ho fatto qualcosa che non avevo ancora esplorato fino a oggi”.
Il percorso dall’hip hop al pop è un faro d’ispirazione per molti artisti: “Spesso me lo dicono in privato e mi fa molto piacere. Quello che spinge me a fare musica è proprio creare nuove direzioni; ho necessità di capire che sto lavorando a un sound solo mio”. Attraverso il gioco dei claim è diventato un moderno anello di congiunzione tra il cantautorato classico e il rap senza filtro: “Non ragiono molto quando scrivo, vado molto d’istinto e di pancia. Di quello che scrivo, se vale, me ne accorgo sempre dopo, quando le persone me lo fanno notare. So di avere questa forza e sono contento se i ragazzi ci si rispecchiano”. Sabri72 commenta così un suo video su You Tube: “Nessuna canzone mi ha mai rappresentata meglio, sembra che Coez mi conosca meglio di me”. Chissà se l’ha letto. “Io li leggo eccome. L’immedesimazione per me è tutto”. La spesa al supermercato riesce a farla senza problemi? “Ci vado, credo di avere un pubblico tranquillo, vado anche dal macellaio”.