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 2022  febbraio 22 Martedì calendario

Le peggiori virus-balle di questi due anni

Le frasi che seguono le conoscete già, probabilmente, ma è utile rimetterle in prospettiva e rileggerle tutte insieme. Sono state pronunciate dai rappresentanti della classe politica che ha guidato l’Italia nei due anni di pandemia. Chi doveva rappresentare un punto di riferimento saldo per il Paese nel periodo più delicato e doloroso della storia recente, l’ha fatto anche così. Queste sono solo alcune delle peggiori sentenze sul Covid pronunciate dai politici italiani.


La saga di Matteo Salvini (Chiudere! Aprire! Chiudere!”) , 21 febbraio 2020: “Non penso solo ai barconi e ai barchini. Chiunque entri in Italia con qualunque mezzo di trasporto, dalla zattera all’aeroplano, deve venire controllato”; 27 febbraio 2020: “Il Paese affonda, con i governatori leghisti concordiamo che occorre riaprire tutte le attività e ritornare alla normalità”; 10 marzo 2020: “Fermiamo tutto per i giorni necessari. Mettiamo in sicurezza la salute di tutta Italia. Chiudere prima che sia tardi”; 5 aprile 2020: “Sostengo le richieste di chi vuole entrare in chiesa per la Messa di Pasqua. Per milioni di italiani può essere un momento di speranza”; 10 aprile 2020: “La maggioranza delle aziende in Nord Europa è aperta. Laddove ci sono imprese in grado di mettere in sicurezza i lavoratori devono poter riaprire, altrimenti molte resteranno chiuse per sempre”.


Matteo Renzi, 28 marzo 2020: “Serve un piano per la riapertura. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le messe. Sì, non ci scambieremo il segno della pace ma torneremo a messa. O almeno a fare l’adorazione insieme (…). Bisogna riaprire le scuole. Tutti di nuovo in classe, mantenendo le distanze e dopo aver fatto comunque tutti un esame sierologico: una puntura su un dito e con una goccia di sangue si vede se hai avuto il virus”.


Giorgia Meloni, 2 marzo 2020: “Turisti, venite (…). Le notizie che arrivano dall’Italia in questi giorni fanno pensare a un Paese completamente paralizzato con le persone barricate in casa o sopraffatte dalla paura. Ma la realtà è un’altra. La realtà potete vederla dietro di me: siamo nel cuore di Roma, al Colosseo. I ristoranti, i bar, i negozi sono tutti aperti, la gente è felice e il tempo è fantastico. Una normale situazione”.


Luca Zaia, 28 febbraio 2020: “Sa perché noi dopo una settimana abbiamo 116 positivi, dei quali 63 non hanno sintomi e ne abbiamo solo 28 in ospedale? Sa perché? Perché l’igiene che ha il nostro popolo, i veneti, i cittadini italiani, la formazione culturale che abbiamo è un regime di pulizia personale particolare. Anche l’alimentazione… Penso che la Cina abbia pagato un grande conto in questa epidemia perché li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi o cose del genere”


Attilio Fontana, 27 febbraio 2020: “Spero che da oggi ci sia una regressione della diffusione così vado a vedere anche io Juve-Inter. Monitoriamo la situazione. Sono molto tranquillo. Sull’esito positivo del tutto non ho dubbi”.


Nicola Zingaretti, 27 febbraio 2020: “Un aperitivo a Milano, ho raccolto l’appello del sindaco Sala e del Pd di Milano. Non perdiamo le nostre abitudini, non possiamo tenere ferma Milano e l’Italia”.


Giulio Gallera, 23 maggio 2020: “L’indice Rt a 0,51 vuole dire che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette”.


Giovanni Toti, 1 novembre 2020: “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid-19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.


Luigi Di Maio, 24 aprile 2020: “L’app Immuni ci avviserà se ci avviciniamo a persone infette”.


Matteo Salvini, 25 giugno 2020: “Perché dovrebbe esserci una seconda ondata di Covid? È inutile continuare a terrorizzare le persone”; 18 febbraio 2021: “La seconda ondata di coronavirus l’avevano prevista anche i tombini!”


Letizia Moratti, 15 febbraio 2021: “Le persone devono stare serene. Tutti gli over 80 saranno vaccinati. Non c’è da aver fretta”.


Mario Draghi, 22 luglio 2021: “Il Green pass è una misura per potersi divertire, andare al ristorante, partecipare a spettacoli, con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”.


Andrea Costa, 9 gennaio 2022: (Su La7 al sottosegretario alla Salute viene chiesto se la multa da 100 euro per chi non si vaccina è una tantum o c’è la reiterazione). “Dobbiamo leggere attentamente il decreto”. (La giornalista insiste: “Lei non lo sa?”). Risposta: “Lo so, ma ci sono degli aspetti che vanno letti attentamente. Devo verificarlo”.


Ylenja Lucaselli (FdI), 16 febbraio 2022 : “Ci sono più di 500 milioni di italiani che non potranno andare al lavoro e non potranno portare a casa lo stipendio perché lo Stato ha deciso che per farlo serve un pass. Questa non è democrazia”.