Corriere della Sera, 21 febbraio 2022
Le buffale sulle diete dei vip
Hanno scritto che aveva perso 10 chili in quattro settimane, pubblicando pure il piano alimentare dettagliato e il nome degli integratori che avrebbe utilizzato. Ma dietro al dimagrimento di Geppi Cucciari, attrice, conduttrice e comica sarda oggi 48enne, c’è uno sforzo di gran lunga maggiore, iniziato addirittura nel 2010. La smentita alle fake news circolate su alcuni siti web è arrivata dalla diretta interessata che, sul proprio profilo Instagram, ha voluto chiarire immediatamente l’equivoco: «Non so chi siano questi deficienti, non si perdono 10 chili in 4 settimane, sono solo menzogne, non uso nessun integratore, non do consigli a nessuno, soprattutto non ne sponsorizzo, non fatevi imbrogliare da chi usa una qualsiasi nostra debolezza contro di noi».
In questa, che si è rivelata una vera e propria truffa, sono stati coinvolti anche altri noti personaggi dello spettacolo, in particolare donne. Compresa la comica Katia Follesa. Nel suo caso hanno anche modificato una foto, ritraendola con un prodotto in mano che le avrebbe permesso di perdere chili addirittura in 14 giorni. Tutto falso e senza chiedere autorizzazione. «Gli avvocati stanno esaminando il caso – scrive sui social la 46enne di Giussano – ma non è cosa semplice in quanto, purtroppo, non si tratta di persone fisiche perseguibili giuridicamente, ma di algoritmi». Nel girone delle diete «miracolose» è finita anche Chiara Ferragni. E in passato pure la conduttrice Antonella Clerici e le cantanti Fiorella Mannoia e Laura Pausini. Tutte intente a cercare di capire chi c’è dietro questi portali online e a controbattere le notizie fasulle. Anche perché questi criminali informatici studiano bene le loro trappole, individuando chi effettivamente ha compiuto un percorso per migliorare la propria forma fisica, che nella realtà però è stato guidato da uno specialista. «Purtroppo le diete ormai sono diventate prodotti commerciali per cui sembra erroneamente che una valga l’altra – commenta il medico dietologo Edoardo Mocini —. L’industria delle diete ha captato questa esigenza, soprattutto per le donne, che sono giudicate molto di più per il loro corpo rispetto agli uomini».
Ed è contro questo sistema e contro il modello social, dove sempre più spesso con i filtri in un attimo le immagini possono essere modificate a piacimento, che invece si batte Cucciari. Lei ha optato piuttosto per l’accettazione di sé, ridendoci anche su. Di recente nel suo programma Rai Cosa succ3de ha indossato delle calze a rete, sfidando chi aveva criticato la scelta della cantante Emma d’indossarle al Festival di Sanremo, vista la «gamba importante».
Ma perché questa pressione dei modelli estetici si fa sentire soprattutto sulle donne? «Il corpo della donna, per come è costruita la nostra società, deve “comportarsi” in un certo modo – risponde Maura Gancitano, scrittrice e filosofa —. È un fatto pubblico, un oggetto che è sempre sotto lo sguardo di tutti e tutti sono autorizzati a commentarlo». Per andare oltre ai giudizi e ai canoni si può però fare qualcosa. «Ci vuole la consapevolezza collettiva: è importante parlarne – chiude Gancitano —. E poi aiuta avere un’immagine positiva di sé, concentrarsi non su come appare il proprio corpo ma su quello che è in grado di fare e non ossessionarsi con certe parti di sé».