Corriere della Sera, 21 febbraio 2022
I cambi di casacca sono 302
Milano Un freno al «trasformismo», che in questa legislatura ha raggiunto livelli molto alti: tra Camera e Senato è stato appena sfondato il muro dei 300 cambi di casacca (302 per la precisione). E a breve, dopo le limitazioni imposte a Palazzo Madama, anche a Montecitorio saranno approvate modifiche al regolamento (quello attuale risale addirittura al 1971) per contrastare il fenomeno.
Dal marzo 2018, ben 143 deputati e 70 senatori hanno indossato un abito politico diverso da quello grazie al quale erano stati eletti: il recordman è il senatore sardo Gianni Marilotti, eletto con il M5S, che dopo un lungo peregrinare tra gruppo Misto, Autonomie, Europeisti è poi atterrato nel Pd totalizzando ben 5 cambi di casacca. Ci sono poi la deputata Maria Teresa Baldini (a quota 4), che partendo da Fratelli d’Italia è arrivata ad Italia viva (previ passaggi in Forza Italia e Coraggio Italia). La performance di Baldini è eguagliata dal senatore Saverio De Bonis: eletto nel M5S, ora è con Berlusconi. Tre i partiti diversi, invece, per la deputata Michela Rostan, così come la senatrice ex fedelissima del Cavaliere Mariarosaria Rossi e il senatore «anti Schettino» Gregorio De Falco, fu colpaccio elettorale del Movimento.
Tra dicembre e febbraio, con l’avvicinarsi del voto per il Colle, secondo un accurato report di Openpolis, il fenomeno trasformismo ha registrato una brusca accelerata, con 31 cambi di casacca. L’analisi, nel lungo periodo, evidenzia come M5S, Forza Italia e Pd siano le forze politiche più danneggiate dal fenomeno. Sebbene infatti tutti i gruppi parlamentari abbiano registrato movimenti sia in entrata che in uscita, questi tre partiti ad oggi sono gli unici che hanno visto una riduzione dei propri ranghi rispetto al 2018. Da notare che nelle ultime settimane queste 3 forze politiche hanno vissuto passaggi differenti. Rispetto all’ultimo aggiornamento del database di Openpolis, «il M5S si è ulteriormente ridotto di numero: sono infatti diventati 99 i deputati e i senatori che hanno lasciato i pentastellati (o sono stati espulsi) dall’inizio della legislatura mentre il Pd invece è rimasto stabile (35 parlamentari in meno rispetto a marzo 2018) e Forza Italia, pur rimanendo il secondo partito più colpito dagli abbandoni, ha recuperato 3 parlamentari».
Un fenomeno che, dopo il record della precedente legislatura in cui si arrivò a 569 cambi di casacca, si conferma quindi allarmante in Parlamento. E ora sembra proprio giunto il momento di un giro di vite, con una proposta bipartisan firmata da Emanuele Fiano (Pd) e Simone Baldelli (FI). I deterrenti in sintesi: chi cambia la casacca perde gli incarichi. Cambierà, inoltre, la ripartizione dei finanziamenti dei gruppi parlamentari.