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 2022  febbraio 20 Domenica calendario

Far l’amore sul set e non per finta

LITTLE ASHES (2008) - Robert Pattinson, evidentemente, ama il realismo visto che si è trovato in diverse occasioni a non voler solo simulare scene di masturbazione sul set. L prima è nel film Little Ashes di Paul Morrison dove Pattinson, nei panni di Salvador Dalì, una coppia che sta avendo un rapporto sessuale e si lascia andare all’autoerotismo. Pat ha dichiarato di essersi davvero procurato piacere per rendere la sua espressione più realistica davanti alla macchina da presa.  
THE LIGHTHOUSE (2019) - La seconda occasione di Robert Pattinson è arrivata con lo sperimentale The Lighthouse di Robert Eggers, dove, racconta lo stesso attore, c’era «u scena di masturbazione feroce» sulla spiaggia. Stavolta Pattinson ha deciso di andare fi fondo: «Ho pensato, ok, a posto, nessuno mi ha detto di fermarmi quindi vado avanti», h al New York Times ammettendo di aver lasciato la troupe un tantino scioccata.
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THE BROWN BUNNY (2003) – Tra i casi più celebri di vero sesso sul set c’è quello di The Brown Bunny, il film diretto e interpretato da Vincent Gallo che ha scandalizzato il Festiv Cannes nel 2003. Il passaggio controverso arriva quando l’attrice Chloë Sevigny, che all era anche la fidanzata di Gallo, gli pratica del sesso orale: si è dibattuto a lungo sull’aute della scena, ma poi la stessa Sevigny ha dichiarato che era tutto vero.
 
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NYMPHOMANIAC (2013) – Il dittico di Lars von Trier’s dedicato a una donna ossessiona sesso ha, ovviamente, moltissime scene a tema, alcune non simulate. Per esempio, la s in cui Shia LaBeouf ha un rapporto con Stacey Martin. Attenzione però: il sesso è vero, m fra le due star. A metterci il corpo davvero sono state due controfigure, e i volti di LaBeo Martin sono stati applicati poi in CGI.
 
LOVE (2015) - Il regista francese Gaspar Noé è da sempre un provocatore. Nel film Love solo ha filmato vere scene di sesso tra gli attori Karl Glusman e Aomi Muyock, ma le ha addirittura girate in 3D. La maggior parte delle sequenze non erano coreografate ma las alla spontaneità dei due interpreti.
 
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GLI IDIOTI (1998) – Il cinema estremo di Lars von Trier ha spesso liberato i corpi dalle convenzioni e dalla finzione. In Gli idioti, del 1998, racconta di un gruppo di amici che rinunciano alle proprie inibizioni cercando “il piccolo idiota dentro ognuno di loro”. Tra le scene di nudo, ce n’è una di gruppo che chiaramente non è simulata, anche se non most chiaramente i volti degli attori.
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SHORTBUS (2006) – John Cameron Mitchell racconta un gruppo di giovani a New York i sentimentale e sessuale che si incontra ogni settimana nel club Shortbus, incrociando rapporti, arte e politica. Il regista ha incoraggiato gli attori a lasciarsi andare davvero in scene di sesso volutamente non simulate.
 
PINK FLAMINGOS (1972) - Impossibile non citare il film cult di John Waters interpretato Divine, la drag queen più celebre del cinema. Pink Flamingos è stato censurato in divers paesi, tra i quali il Canada e l’Australia, proprio per le sue scene di sesso più esplicite, co quella in assoluto più controversa: il rapporto orale che Divine pratica a suo figlio nella finzione.
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MEKTOUB MY LOVE: INTERMEZZO (2019) - Nel film di Abdellatif Kechiche c’è una lunga scena di quasi 13 minuti in cui un uomo pratica sesso orale alla protagonista Ophelie in discoteca. Il film aveva già scandalizzato Cannes, ma le polemiche si sono accese anco più quando alcuni giornali francesi hanno raccontato che la scena non era simulata, e ch regista avrebbe convinto gli attori a girarla dopo molte insistenze.
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ECCO L’IMPERO DEI SENSI (1976) - Il dramma giapponese diretto da Nagisa Oshima è centrato su un uomo che lascia sua moglie per un’altra donna e, con la nuova compagna sperimenta varie situazioni sessuali, fino allo scioccante finale. Sada, interpretata da Ei Matsuda, pone infatti fine alla vita del suo amante, Kichizo, soffocandolo durante un gio erotico e poi castrandolo. Alcune delle scene più focose (non la castrazione, ovviament sono state vissute davvero sul set dai protagonisti.