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 2022  febbraio 19 Sabato calendario

Tamberi e il suo sogno realizzato


Il mio è un racconto fantastico, che mai avrei potuto immaginare, ho realizzato il sogno di qualsiasi appassionato di basket, di qualsiasi bambino che giochi in un cortile e si immagina campione della Nba: ho calcato il parquet dei giganti, li ho ancora accanto, mi misuro con loro. La sola convocazione per me è stata follia allo stato puro. Per dieci giorni non ho pensato ad altro, mi svegliavo e guardavo su internet l’elenco dei nomi, cercavo il mio per essere sicuro che non fosse uno scherzo.
Ho provato un’emozione super. Vera, sincera, pura: un bimbo che entra per la prima volta al parco giochi. Non riuscivo a togliermi dal volto un sorriso enorme. Ogni secondo è stupendo: faccio, tutte insieme, cose che speravo di fare almeno una volta nella vita. Non solo la partita: sono in uno slum dunk contest con i migliori schiacciatori d’America. Mi godo l’attimo e ripenso alla sfida, già il riscaldamento è stato un’emozione pazzesca, mi tremavano le gambe. Prima di entrare in campo, fin dal mattino, ho avvertito sensazioni molto simili a quelle dell’Olimpiade, però con una differenza enorme: ero terrorizzato, avevo paura di far male. Non è il mio mondo, non è quello per cui mi sono preparato, se avessi fatto zero punti nessuno mi avrebbe giudicato, eppure avevo più paura di sbagliare che a Tokyo. Lì ero sicuro, mi ero allenato, valeva molto di più eppure ero meno timoroso.
Ho fatto di tutto per dimostrare le mie capacità nel basket, l’ho praticato per tanti anni e so di saper giocare: alla fine nella mia prima apparizione in Nba ho fatto una doppia doppia, 10 rimbalzi e 15 punti ma soprattutto sono riuscito a prendere quella palla lassù in cima, prima che cadesse, e schiacciarla: vedere quell’immagine sul profilo Instagram Nba, su Espn, trasmessa come una delle dieci migliori azioni sportive della settimana sui canali americani è pazzesco, quasi paradossale.
È stato bellissimo avere in squadra tante celebrity. Lo spirito era super positivo, ci siamo veramente divertiti. Poi, durante un tiro libero non mio, mi sono girato e ho visto Dirk Nowitzki: mi sono inginocchiato, mi è sembrato di vedere la Madonna. Ogni istante è così: ovunque mi giri è incredibile. Voglio godermi le altre due giornate, potrò incontrare ancora i più forti. Spero sia la prima di una lunga serie di apparizioni, è l’esperienza più bella della mia vita. L’unica cosa negativa, se proprio vogliamo, è aver perso: il resto è semplicemente fantastico. —