la Repubblica, 19 febbraio 2022
Berlusconi lancia la sua università. In cattedra la sessuologa
ROMA – Il nome c’è: Universitas Libertatis. Il sito pure, con la scritta «available soon». L’accordo con l’ateneo telematico Niccolò Cusano è quasi fatto. Manca solo il lancio ufficiale. Silvio Berlusconi sale in cattedra. Il vecchio pallino dell’Università delle libertà, coltivato dal 2007 con tanto di ingaggio (annunciato all’epoca) di un certo professor Putin, è pronto a diventare realtà. Tra i docenti – stando alla bozza dei corsi avvocati, giuristi, manager come Andrea Peruzy, un passato alla fondazione di D’Alema Italianieuropei. Tra i prof, anche due psicosessuologhe. Una, Sara Negrosini, insegnerà «il linguaggio del corpo nella comunicazione pubblica».
Per l’ex premier, l’università azzurra è un chiodo fisso. Vuole ridare slancio al partito, iniettare forze fresche. Ben istruite. Ne ha parlato a lungo anche ad Arcore, nell’ultimo vertice con lo stato maggiore del partito (a tutti gli ospiti ha donato una spazzola, anche al senatore Pichetto, spiazzato dal dono in mancanza di folta chioma. «Ma è utile anche per i massaggi», la risposta del Cav).
Le lezioni “magistrali” si terranno a Villa Gernetto, 24mila metri quadri, 60 camere da letto, cinema da 80 posti, parquet realizzati dagli artigiani della Brianza. Una reggia. Era stata acquistata 15 anni fa proprio per farne la sede dell’ateneo. Quasi inutilizzata, nel 2019 fu messa in vendita da Fininvest, ma è non è stata ceduta. Ora viene affittata per i convegni. Ospita i ritiri del Monza. Non sarà un campus troppo costoso. Ma accoglierà l’apertura dell’anno accademico, le lezioni di Berlusconi. Il resto si svolgerà via web.
Per questo l’ex premier ha coinvolto nel progetto Stefano Bandecchi, patron dell’Unicusano, leader tra le università telematiche, e da aprile consulente del sottosegretario forzista Francesco Battistoni. Metterà a disposizione la piattaforma per le lezioni online. La scuola azzurra non potrà fregiarsi del nome che sognava l’ex premier: Università delle libertà. Questione legale: «È un ente para accademico – spiega Giovanni Puoti, prorettore di Unicusano e membro del comitato scientifico dell’ateneo azzurro – Non si può definire università. Si chiamerà Universitas. E come Unicusano, riconosceremo i master». Costo d’iscrizione? «Intorno ai mille euro, ma ci saranno borse di studio». È stato arruolato l’ex ministro Mario Baccini, oggi presidente dell’ente del microcredito. «Farò lezioni di finanza», conferma. «È stato contattato Alfano», racconta Puoti. Ma l’ex delfino non farà il prof.