Corriere della Sera, 17 febbraio 2022
Linda Evangelista sfigurata
Negli anni Novanta è stata una delle donne più fotografate al mondo. Ma da quasi cinque anni, la ex top model Linda Evangelista vive in isolamento. Adesso, a 56 anni, ha deciso di spiegare che cosa l’ha portata ad allontanarsi da tutto e tutti, rendendo pubblico «il suo incubo» in un’intervista al settimanale People. Un racconto da cui emerge il dolore emotivo, ma anche fisico, che la sta lacerando da tempo.
Evangelista si è sottoposta a sette sedute di coolsculpting (criolipolisi) – trattamento non chirurgico che aiuta a ridurre gli accumuli di grasso utilizzando il freddo – che l’hanno «deformata in modo permanente e brutalmente sfigurata». Da qui l’inizio del baratro. La modella a settembre del 2021 ha intentato una causa contro la società di coolsculpting Zeltiq Aesthetics Inc., alla quale ha chiesto 50 milioni di dollari di danni, sostenendo di non essere più stata in grado di lavorare dopo le sedute del loro trattamento, avvenute nello studio di un dermatologo da agosto 2015 a febbraio 2016.
«Quando sfilavo mi piaceva molto stare al centro dell’attenzione, ma ora ho addirittura paura di imbattermi in qualcuno che conosco» ha confessato in lacrime. «Non posso più vivere nascondendomi e vergognandomi. E non posso più restare chiusa in questo dolore». Dopo tre mesi dal trattamento, Evangelista ha cominciato a notare rigonfiamenti sul mento, sulle cosce e nella zona del reggiseno: quelle stesse aree che avrebbe voluto rimpicciolire con la criolipolisi e che invece stavano diventando dure e insensibili. «Ho cercato di capire da sola che cosa mi stava succedendo, pensavo di fare io qualcosa di sbagliato», ha raccontato, spiegando di aver cominciato una dieta e aumentato l’attività fisica. Ma nulla cambiava, anzi: «Peggioravo».
Così nel 2016 si è rivolta al suo medico di fiducia. Diagnosi di iperplasia adiposa paradossa. Un effetto collaterale raro («colpisce circa l’1% di chi si sottopone a questo trattamento») che aumenta il volume delle cellule adipose nelle parti del corpo trattate, invece di diminuirlo. Quando il medico ha contattato la società estetica che le ha aveva praticato il trattamento, l’azienda «si era offerta di sistemare le cose» pagando la liposuzione con un chirurgo scelto da loro, specialista sui danni da iperplasia adiposa paradossa. Ma, stando al racconto di Evangelista, per risolvere i problemi con la liposuzione, Zeltiq le avrebbe chiesto di firmare un accordo di riservatezza. Lei ha rifiutato e si è pagata da sola le liposuzioni: due su tutto il corpo. La prima nel giugno 2016 e la seconda a luglio del 2017.
«Non andava meglio lo stesso, i rigonfiamenti erano ancora presenti. Anche la mia postura è stata influenzata perché non riuscivo più ad appoggiare le braccia lungo i fianchi, non mi guardavo più allo specchio», ha confessato. Oggi Linda prova a ritrovare la fiducia in se stessa. «Perché sentiamo il bisogno di fare queste cose ai nostri corpi? Ho sempre saputo che sarei invecchiata. Oggi la Linda Evangelista top model è quasi scomparsa. Ma voglio liberarmi dalla vergogna».