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 2022  febbraio 16 Mercoledì calendario

Il cervello delle donne

Diceva Simone de Beauvoir: «Maschi e femmine si nasce, ma uomini e donne si diventa». La realtà è che i cervelli dell’uomo e della donna sono diversi, anche se complementari.
Si tratta di differenze realizzatesi nel corso di millenni, che non implicano alcun giudizio di superiorità o inferiorità, di maggiore o minore intelligenza, ma sono semplicemente il risultato del fatto che nel corso di millenni, durante l’evoluzione, hanno avuto ruoli diversi e adattamenti diversi.
Dei 30 mila geni, la variazione tra i sessi è minima, sotto l’1%, ma è appena dell’1.2% tra il genoma di uno scimpanzé e quello di Einstein. Gli studi di Risonanza Magnetica ci dicono che le donne hanno più connessioni tra gli emisferi cerebrali.
Come sappiamo, i due emisferi hanno funzioni diverse: quello destro sovrintende alla fantasia e al senso artistico, il sinistro alla riflessione e alla logica. Dall’interazione scaturisce un buon funzionamento.
I RICORDI
Poiché nelle donne le strutture di connessione sono più rappresentate, ciò porta a un funzionamento del cervello più globale rispetto al modo razionale e sequenziale del sesso maschile, con maggiore abilità nella valutazione e risoluzione dei problemi complessi Le donne, inoltre, hanno maggiormente sviluppate le aree coinvolte nei ricordi, hanno maggiore facilità nell’esprimere verbalmente i sentimenti, nel ricordare i dettagli degli eventi che li suscitano e stringono legami affettivi molto più solidi che non i maschi. Louann Brizendine, una neuropsichiatra dell’Università Berkley, ha scritto: Le donne tenderanno a sviluppare doti uniche e straordinarie: una maggiore agilità verbale, la capacità di stabilire profondi legami di amicizia, la facoltà quasi medianica di decifrare emozioni e stati d’animo dalle espressioni facciali e dal tono della voce, e la maestria nel placare i conflitti. Per tutto questo, penso che sia importante che sempre più donne, nel nostro Paese, assumano ruoli posizioni di responsabilità.
Uno di quei fatti che sottolineano maggiormente la diversità tra un uomo e una donna è il momento della gravidanza. Un uomo può solo intuire cosa provi una donna in quei mesi e come il suo cervello si sia preparato alla presenza di un bimbo che dal suo corpo trarrà la vita. Le donne sono differenti dagli uomini anche nel modo di ammalarsi e di reagire alle terapie, anche se per decenni si è ritenuto che la biologia umana fosse identica.
L’ARTROSI
Le donne, infine, vivono più a lungo ma il guadagno in longevità si traduce in più anni di malattia e disabilità, per malattie cardiovascolari, artrosi e demenza, patologia che nella donna ha un’insorgenza doppia rispetto all’uomo.
Tutto questo richiede maggiore attenzione alla salute delle donne, ricerche scientifiche specificamente indirizzate in questo senso, e non per ultimo, la creazione di ospedali in rosa dedicati alla salute femminile, in cui tutto questo possa realizzarsi compiutamente, come già lanciato sulla piattaforma della Conferenza sul futuro dell’Europa.
* Professore di Neurochirurgia Humanitas, Milano
Presidente Fondazione AtenaOnlus, Roma