ItaliaOggi, 16 febbraio 2022
A Jesolo 30 alberghi diventeranno appartamenti
Non è una resa. Ma un cambio di prospettiva economica e lavorativa dettato dalla crisi del turismo. A Jesolo 30 hotel ritenuti non più redditizi verranno riconvertiti in appartamenti e residence tramite un cambio di destinazione d’uso approvato dal consiglio comunale. I proprietari delle strutture, travolti dalla pandemia, hanno preferito rinunciare all’attività ricettiva nonostante l’opposizione dell’Aja, l’associazione albergatori della città veneta.
La maggioranza a sostegno del sindaco Valerio Zoggia, eletto con una coalizione che comprende Pd e Forza Italia, si è espressa alla fine della scorsa settimana. E in modo compatto ha approvato la variante che trasformerà una trentina di alberghi in un migliaio di appartamenti. «Il consiglio ha approvato la variante al piano degli interventi», ha annunciato l’assessore comunale all’Urbanistica, Giovanni Scaroni. «L’amministrazione ha discusso del possibile sviluppo del sistema alberghiero e del futuro della località con le associazioni di categoria, tra cui l’Aja».
Nei giorni scorsi, appresa la notizia del provvedimento del Comune, la federazione degli albergatori di Jesolo si era espressa in maniera contraria. «Siamo preoccupati: se passa questa variante, Jesolo rischia di perdere la propria identità, un pezzo della sua storia e di quel che rappresenta il volano per la propria economia, ovvero la ricettività alberghiera», aveva spiegato il presidente dell’Aja, Alberto Maschio.
«Con questa variante», aveva proseguito, «la città si troverà con qualche migliaio di metri cubi in più di residenziale, ammesso che ce ne sia bisogno, ma sarà orfana di imprenditori e della loro capacità di generare risorse e occupazione: un’eredità pesante per l’intera filiera turistica, che si può stimare in oltre cento posti di lavoro persi, anche dovuta alle incertezze sul futuro dell’arenile, con consorzi e stabilimento che faticano a soddisfare la sempre crescente domanda di ombrelloni».
Sullo sfondo c’è la crisi causata dal perdurare dell’emergenza sanitaria, che ha spinto alcuni albergatori di Jesolo a progettare la riconversione dei loro immobili, ricavando una rendita maggiore rispetto a quella ricettiva. Secondo Maschio, però, ci sarebbero stati nuovi format innovativi legati all’accoglienza turistica da prendere in considerazione prima di chiudere gli hotel.
«Capisco le difficoltà delle imprese», aveva aggiunto Maschio, «ma l’alternativa da prendere in considerazione non può essere solo il cambio di destinazione d’uso. Ci sono altre possibilità e percorsi di riconversione per rilanciare quelle attività. Per esempio creare delle foresterie diffuse per i dipendenti stagionali, cosa che avevamo già proposto qualche mese fa».
Il consiglio comunale, però, ha deciso. Il provvedimento, secondo il sindaco Zoggia, servirà per «riqualificare vecchie strutture». È la parte saliente del piano comunale, che comprende gli svincoli per il monte camere e l’ampliamento degli alberghi, ma anche la trasformazione di strutture ricettive obsolete in appartamenti e residence. Non è una resa. Ma un modo per cercare di ripartire dopo il Covid.