la Repubblica, 15 febbraio 2022
Baricco è tornato a casa
TORINO – «A casa, finalmente. Grande gioia», scrive Alessandro Baricco postando il suo grazie a medici, amici, lettori che gli sono stati vicini in questi giorni di isolamento. A ventotto giorni dal ricovero e tre settimane dal trapianto di cellule staminali indispensabili per vincere la leucemia mielomonocitica cronica che gli era stata diagnosticata in estate, ieri lo scrittore torinese ha lasciato l’Istituto di Candiolo ed è tornato a casa. La foto che ha voluto pubblicare è speculare a quella scelta per il primo messaggio del 22 gennaio, quando aveva deciso di consegnare ai sociai la notizia della sua malattia. Il Circolo Pickwick, libro portafortuna, è sempre lì e accanto c’è il taccuino giallo che gli ha fatto compagnia nella stanza sterile in cui è stato isolato dopo il trapianto. «Devo ringraziare lo staff medico e paramedico dell’Istituto di Candiolo: da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza – scrive – È andato proprio tutto liscio, col trapianto, e so che se questo è successo è anche per l’ondata di affetto e energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano. A loro va tutta la mia gratitudine, la più sincera». A casa lo attende un periodo di convalescenza durante la quale dovrà stare attento a evitare ogni possibile causa di infezione, ma un periodo in cui non gli sono negate uscite e lavoro, spiegano i medici. Per le prime settimane i controlli sono previsti con frequenza settimanale, poi via via più diradati. L’orizzonte è un anno di pazienza e cautela. L’intervento è tecnicamente riuscito e il decorso post operatorio è giudicato ottimale, ma i prossimi mesi saranno fondamentali per capire come reagirà il suo corpo. «Un paziente di buon umore e coraggioso», lo definiscono i medici. L’isolamento nella stanza sterile non gli ha impedito di vedere e parlare via interfono con i familiari, la sorella Enrica che gli ha donato il midollo, i figli, la compagna Gloria Campaner che nei giorni scorsi ha dichiarato di essersi presa una pausa dal lavoro aspettando questo ritorno a casa. La notizia della malattia dell’autore ha suscitato un’onda lunga di emozioni. Sono stati migliaia i “Forza Alessandro” di commento al post pubblicato quattro giorni prima del trapianto: «Ehm, c’è una notizia da dare e questa volta la devo proprio dare io, personalmente. Non è un granché, vi avverto. Quel che è successo è che cinque mesi fa mi hanno diagnosticato una leucemia mielomonocitica cronica». Tre settimane dopo è il tempo della speranza: «Ora si tratta di andare avanti a ricostruire con pazienza e disciplina, sperando di vedere arrivare presto l’ora dei festeggiamenti. Nel caso, intendo farli durare per anni».