Domani, 14 febbraio 2022
Alberi ancora da scoprire
Sul nostro pianeta potrebbero esserci ancora circa 9mila specie di alberi da scoprire, di cui circa un terzo sarebbero specie rare, con una popolazione molto limitata che si troverebbe a vivere in aree piccole e magari difficili da raggiungere.
È questo il risultato della prima stima mai realizzata circa la ricchezza di specie arboree a livello globale. Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista PNAS, è il risultato di un progetto internazionale, durato tre anni, che ha stabilito che le specie di alberi oggi esistenti sono circa 73mila. L’analisi sottolinea la grande ricchezza degli ecosistemi terrestri e al tempo stesso quanto la biodiversità delle foreste sia vulnerabile ai cambiamenti generati dall’azione dell’uomo, che vanno dall’utilizzo talora errato del suolo alla crisi climatica, minacciando in particolare le specie più rare, proprio quelle di cui si conosce poco o nulla.
Spiega Roberto Cazzolla Gatti, del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’università di Bologna e primo autore dello studio: «Conoscere la diversità e la ricchezza in specie degli alberi è fondamentale per preservare la stabilità e la funzionalità degli ecosistemi. Fino ad oggi però, per ampie aree del pianeta avevamo dati limitati, basati su osservazioni sul campo e cataloghi di specie con coperture di un determinato territorio tra loro differenti: tutte limitazioni che impedivano di arrivare ad avere una prospettiva globale».
Conoscere quante specie di alberi esistono al mondo è infatti un’impesa molto complicata, sia per fattori finanziari e logistici legati alla ricerca sul campo che per problematiche relative alla catalogazione delle diverse tassonomie. Per superare queste difficoltà, gli studiosi hanno prima di tutto realizzato una raccolta dei più grandi database esistenti di specie arboree forestali. Una mappatura che ha coinvolto 150 scienziati da tutto il mondo nell’ambito della Global forest biodiversity initiative (Gfbi), dalla quale è emersa l’esistenza di circa 64mila specie.
Da questo primo risultato, sono poi state realizzate complesse analisi statistiche utilizzando tecniche di intelligenza artificiale e supercomputer del Forest advanced computing and artificial intelligence (Facai) Laboratory della Purdue University in Indiana (Stati Uniti). Tali analisi hanno permesso ai ricercatori di stimare l’esistenza di circa 73.300 specie di alberi, un numero che è circa il 14 per cento superiore al numero delle specie attualmente conosciute.
E ciò dice che ci sarebbero circa 9mila specie ancora da scoprire, di cui circa il 40 per cento si troverebbe in Sud America, in particolare nei due biomi di «praterie, savane e macchie» e di «foreste tropicali e subtropicali» dell’Amazzonia e delle Ande. E circa 3mila di queste specie sconosciute sarebbero rare, endemiche a livello continentale e presenti solo in aree tropicali o sub-tropicali.