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 2022  febbraio 14 Lunedì calendario

Panico in parlamento: un grande elettore ha registrato i giorni del voto

In parlamento corre una voce in modo insistente che getta nel panico deputati e senatori. Un grande elettore, impegnato nell’elezione del presidente della Repubblica, avrebbe registrato i giorni concitati del voto, munito di un dispositivo introdotto senza autorizzazioni all’interno dell’aula della Camera dei deputati.
Domani può confermare quelle voci, le registrazioni ci sono e sarebbero state consegnate a una troupe televisiva impegnata nella realizzazione di un servizio sui giorni concitati che hanno portato alla riconferma di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica.
Ma quel servizio non è andato in onda, perché? Sarà stato bloccato oppure solo rimandato? Si tratta di un grande elettore in giro per un’intera settimana con registratore nascosto sotto la giacca d’ordinanza che si ferma a parlare, bisbiglia ora con questo deputato ora con un senatore incrociando anche personalità di primo piano della politica.
Mentre i capi dei partiti cercavano l’intesa sfogliando improbabili rose di nomi, tutti gli altri onorevoli “semplici” aspettavano le indicazioni dall’alto, ma intanto parlavano e tanto. Negli audio segreti di quei giorni ci sono di certo le ore concitate che hanno preceduto la prima votazione quando era ancora in corso l’operazione scoiattolo, poi tramontata.
È stata ribattezzata dalle cronache politiche “operazione scoiattolo” il tentativo di Silvio Berlusconi di diventare presidente della Repubblica. Il deputato e critico d’arte, Vittorio Sgarbi, ha chiamato personalmente decine di grandi elettori per convincerli della bontà dell’operazione con l’obiettivo di allargare il fronte a sostegno dell’ex primo ministro, pregiudicato per frode fiscale.
Operazione svanita per la contrarietà di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma della quale si sarà discusso tra la buvette e il transatlantico di Montecitorio. In quei giorni dal popoloso gruppo Misto, dove stazionano molti ex del Movimento 5 Stelle, ci sono stati movimenti verso altri partiti, spostamenti che potrebbe aver generato voci e tensioni. 
I giorni successivi sono stati caratterizzati, invece, dall’attivismo di Matteo Salvini con il leader leghista alla ricerca di una soluzione. L’ex ministro prometteva di dare al paese il primo presidente della Repubblica di centrodestra, attività conclusasi con un fallimento totale e la riedizione invernale del Papeete, quando mezzo nudo in spiaggia diede l’estrema unzione al governo Conte.
Sono tante le questioni politiche che si sono concentrate in quei giorni: i malumori del centrodestra, le strategie del Partito democratico, la guerra tra bande nel M5s, quella fedele a Giuseppe Conte e quella cara a Luigi Di Maio e il tema dell’opzione donna.
La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, la numero uno dei servizi segreti Elisabetta Belloni, la ministra della Giustizia Marta Cartabia hanno sfiorato il sogno quirinalizio, poi svanito. In quegli audio ci sarà il racconto di quelle ore concitate, ma anche le attese, le illusioni, i litigi e, di certo, le parole in libertà dei peones, i senatori e deputati semplici.
Alla fine è arrivata l’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’ottava votazione. Un bis che ha salvato il paese, la pensione dei parlamentari, ma li ha anche liberati dalla stressante attesa durata otto votazioni e chiusasi di sabato con parziale compromissione del fine settimana.
Poi è arrivato il discorso di Mattarella che ha parlato di dignità ed è stato lungamente interrotto e applaudito, ma il capitolo ‘elezione del presidente della Repubblica’ non è ancora chiuso. Ci sono gli audio segreti e il dietro le quinte del secondo storico bis.