La Stampa, 13 febbraio 2022
Gao, l’uomo più veloce del mondo
Nel momento in cui Gao Tingyu taglia il traguardo, il rilevatore di velocità sul tabellone luminoso segna i 62 chilometri l’ora. Gao diventa il re del pattinaggio e stabilisce il nuovo primato olimpico sulla distanza dei 500 metri, la più breve del programma. Gao è l’uomo più veloce del mondo: nessun umano privo di mezzi meccanici è in grado di raggiungere una tale velocità di punta. Per dare un’idea, Jacobs ha toccato i 43 km/h nella magica notte di Tokyo.La gara si risolve in una serie di frazioni disputate a due a due che durano poco più di mezzo minuto. Ogni traguardo è all’ultimo respiro, i distacchi si misurano in centesimi. E se non bastano i centesimi, c’è il fotofinish a dilatare i millimetri per definire l’ordine di arrivo. Nel 2018 Gao tornò a casa dai Giochi coreani con al collo una medaglia di bronzo, mentre stavolta conquista uno storico, primo oro del pattinaggio di velocità per il suo Paese. Il suo giro dura 34"32. Staccati di un battito di ciglia ci sono il coreano Min Kyu Cha (34"39), seguito dal giapponese Wataru Morishige (34"49). È un podio tutto occupato da pattinatori orientali: una sorpresa che non ci sia almeno un olandese. Lontani i due azzurri in gara: Jeffrey Rosanelli (35"08) è 19°, David Bosa (35"16) 23°. Se per ipotesi la partenza fosse stata in linea, al traguardo sarebbero transitati tutti nel giro di un secondo. Rosanelli, 23 anni, vede il lato positivo: «Sono soddisfatto, questa esperienza mi servirà per i Giochi di Milano-Cortina».La disciplina si chiama pattinaggio di velocità e questa gara ne è l’espressione più dinamica. Al via gli atleti corrono letteralmente sulle lame, poi gradualmente passano alla pattinata sempre più ampia e rotonda. Il tachimetro sale in fretta, 40 chilometri l’ora alla prima curva, oltre 50 in rettilineo, che in uscita dall’ultima curva diventano 55, fino all’accelerazione oltre i 60 negli ultimi metri prima dell’arrivo. Torna alla mente il racconto di Francesca Lollobrigida, che si faceva dare la scia dalle macchine mentre pattinava sulle rotelle: «Una volta mi multarono perché andavo a 50 all’ora». Kjeld Nuis, olandese, uno che nel pattinaggio vince parecchio, quattro anni fa ha voluto provare fino a che velocità le gambe possono spingere un essere umano. L’esperimento è stato fatto in Svezia su un lago ghiacciato. Nuis ha pattinato dietro a un airshield, una sorta di gabbia che riduce al minimo la resistenza aerodinamica trainata da un’auto. Il campione olandese si è spinto fino ai 93 chilometri l’ora. Il muro dei cento ha resistito, ma lui non è uno sprinter puro: a Pechino ha vinto i 1500, a PyeongChang aveva fatto una doppietta 1000-1500, ieri in pista non si è visto. Gao potrebbe rilanciare l’assalto al record di velocità per diventare il primo uomo da cento chilometri l’ora.