Corriere della Sera, 13 febbraio 2022
Più spettatori che abitanti al concerto di Vasco
Previsto per il prossimo 20 maggio, il concerto di Vasco Rossi a Trento sta generando una raffica di polemiche. La sfida del governatore leghista Maurizio Fugatti, salviniano della prima ora, è quella di portare 120 mila persone all’interno di una città che conta 117 mila abitanti. Una folla concentrata in un’area di 27 ettari, a sud della città, racchiusa tra montagne, ferrovia e fiume. L’onda delle polemiche si è riversata inevitabilmente sulla Provincia, accusata di voler mettere le mani in una vicenda – l’organizzazione di un concerto – che non appartiene alle proprie peculiarità, nemmeno autonomistiche. Ma la giunta a trazione leghista tira dritto: se a Modena sono riusciti a muovere 225 mila spettatori, fa sapere, ce la faremo anche noi. Maurizio Fugatti sul concerto di Vasco Rossi, a un anno dalle elezioni provinciali, si gioca molto. Una sfida a tutto campo, costi quel che costi. Con soluzioni anche azzardate come quella di bloccare il traffico ferroviario lungo l’asse del Brennero per garantire agli spettatori una via di fuga in caso di emergenza. Fin dall’inizio questo scenario era sembrato in verità molto complicato. Fermare i treni vorrebbe dire tenere chiusa una linea ferroviaria strategica per molte ore, non solo quelle relative al live di Vasco. E infatti l’altro giorno dal ministero dei Trasporti è giunto l’altolà: «Non si può fare». Una doccia gelata per la Provincia che adesso dovrà rivedere parte del piano legato alla gestione della sicurezza. Treni a parte, per consentire il concerto, dovranno essere chiuse diverse strade, tra cui la tangenziale, l’arteria più importante dopo l’autostrada del Brennero, che sarà resa completamente pedonabile e tutta illuminata per oltre dieci chilometri. Alla Provincia viene poi imputato il fatto di «aver ceduto a richieste esorbitanti» da parte dello staff di Vasco Rossi, con un contratto di ingaggio che prevede che il cantante sia ospitato per una settimana in Trentino a spese dell’ente pubblico, con la disponibilità di un elicottero per gli spostamenti interni, che gli sia intitolata una via o una piazza e che gli venga concessa un’onorificenza. Solo per l’ospitalità in albergo la spesa prevista è di 300 mila euro. A oltre tre mesi dall’evento, la vicenda si sta ingarbugliando non poco. Intanto, nei giorni scorsi, lo stesso Vasco ha pubblicato sui social una foto dell’area di Trento accompagnato da un commento: «La Musik Arena prende forma, 27 ettari rock».