Corriere della Sera, 13 febbraio 2022
Il cancro di Carolyn Smith
ROMA «Ma io amo la vita e non voglio perderne nemmeno un istante, anche mentre faccio la chemio, anche quando mi sento a pezzi e capita, certo che capita. Sa come reagisco, allora? Salgo in auto, metto la musica al massimo, guido senza meta, piango un po’, poi torno a casa e ricomincio, più forte di prima», racconta indomita Carolyn Smith, 61 anni, di Glasgow, ormai mezza italiana da quaranta, ballerina e coreografa, con lo stesso piglio brioso di quando (dal 2007) presiede la giuria di Ballando con le stelle, dove un suo dieci è il sogno di ogni concorrente.
Lei la sua gara personale – purtroppo non di danza – la gioca da sei anni contro un tumore maligno al seno – «l’intruso», lo chiama – che al momento se n’è andato ma potrebbe tornare. Dopo una mastectomia, tre ricadute, complicanze e dolori quotidiani, adesso ha un’infezione al fegato, gravemente intossicato dopo cicli continui di chemioterapia. «Ho dovuto interromperla da qualche mese, perché la bilirubina era altissima e se avessi continuato il danno sarebbe diventato irreversibile», racconta. «Ed ho paura, perché senza la TDM1, che è l’unica cura che funziona con questo tipo di cancro, per i medici esiste il 65 per cento di possibilità che possa ripresentarsi».
Carolyn è di ferro («Sono impegnata 7 giorni su 7, il lavoro per me è ossigeno»), ma a volte anche lei si spezza. «All’inizio era più facile, però adesso certi giorni mi sento più fragile». Gli ultimi controlli sono andati bene. «Ho fatto la Tac e la Pet venerdì scorso, sono pulite, non c’è niente, per fortuna, però chissà». Scoprì di essere malata nel 2015, per caso. «I miei due Yorkshire terrier, Scotty e BB, mi saltavano sempre in braccio, posando le zampette sul seno sinistro, era un segno. Una mattina mi sono toccata e l’ho sentito, un nodulo che prima non c’era». Subito dopo la diagnosi, la sua prima preoccupazione fu per il marito Tino Michielotto «che è la mia roccia, ma si impressiona facilmente e temevo che sarebbe svenuto, invece è stato bravissimo, sempre al mio fianco».
Quando perse i capelli indossava il turbante, pure in tv. «Poi ho deciso che ero bella anche così e me lo sono tolto. Il cancro era un argomento tabù, la gente ti guardava come se stessi morendo, così ne ho parlato io – noi britannici siamo fatti così – io che quando entravo in ospedale per la chemio ero allegra e scherzavo: “Sto andando alla Spa a bere un cocktail”. Me lo hanno insegnato i miei genitori, che c’è sempre una soluzione e non bisogna abbattersi, piangersi addosso è una perdita di tempo. E la disciplina dura della danza: quando hai un dolore o un dispiacere, entra in pista e fai del tuo meglio, the show must go on. Poi quando torni a casa potrai leccarti in pace le ferite».
La sua è a Padova, in campagna. Carolyn Smith al mattino si sveglia felice: «Faccio le coccole ai miei cani e poi apro la finestra e mi perdo nella bellezza della natura intorno a me». E cerca di trasmettere questa gioia anche al prossimo con il Dance Detox, un mix di alimentazione sana e ballo Sensual Dance Fit, un suo brevetto, ora sui social. «L’ho pensato con la dottoressa Evelina Flachi,per insegnare alle donne come me – le stesse che incontro nei reparti di oncologia – a sentirsi belle e forti dentro e fuori».
È successo anche a lei di guardarsi allo specchio «e pensare che non mi piace quello che vedo, però mi sforzo di sorridere, è una filosofia di vita. E poi sa, sono donna, ballerina, scozzese, non gliela darò mai vinta a questo male, manco morta».