Ma sa perché? Perché Amadeus è tornato a Roma per I soliti ignoti , ha ripreso a lavorare subito. Mi sono messa lì, con calma». Grande risata.
Giovanna Civitillo, 44 anni, è la signora Sebastiani, la moglie di Amadeus, conduttore del festival dei record. Lui, 59 anni, felice di essere rassicurato, lei fiera mamma di José, 13 anni, piccolo showman, e consigliera di Alice, 24 anni, nata dal primo matrimonio di Ama. «Mai usato la definizione “famiglia allargata”: siamo una famiglia. Io e Amadeus abbiamo quindici anni di differenza, gli dico che sarò il bastone della sua vecchiaia. Grazie ad Alice, che era piccola quando mi sono legata a lui, ho capito cos’è il senso materno. Siamo complici — spiega — i fratelli si adorano: è la cosa più bella».
Appare sempre sicura: è così?
«Sono consapevole. Il mio carattere è la mia fortuna, l’ho rafforzato col tempo. Ho incoraggiato Alice, che era più timida, riservata. Ho insegnato ai ragazzi a essere fieri di se stessi».
Autostima come prima regola?
«Io mi piaccio. Ho un sacco di difetti ma non ci penso e valorizzo quello che ho di bello».
Amadeus si affida a lei?
«Ci completiamo, io sdrammatizzo. È ipocondriaco, se ha un brufolo corre dal dermatologo, sta messo così».
Lui lavora a Roma ma vivete a Milano?
«Esatto. José è stato preso dall’Inter e si allena a Milano, è contento perché è la squadra del papà. Amadeus viene su il venerdì sera o il sabato e riparte il martedì. Non è complicato».
È gelosa?
«Siamo gelosi entrambi ma la mia è una gelosia razionale, non sono il tipo da scenate. Siamo molto complici ma se qualcosa mi infastidisce lo faccio notare. Cosa? Sciocchezze di cui non si rende conto… la virgola di un messaggino».
Però su Instagram avete un profilo di coppia, siete Cip e Ciop.
«Questa cosa colpisce, ma è semplice. Ama non è social, non ha Twitter, non ha Facebook e neanche io, per evitare gli hater. Quando è cominciato il fenomeno Instagram, mi chiedevano: mi fai un tag? Così è nato Giovanna Civitillo & Amadeus. Non controllo lui, lui non controlla me, è un profilo di coppia. Mi piace».
In che anno vi siete incontrati?
«All’ Eredità , alla fine del 2002. Era serio, anche un po’ timido all’epoca, però lo trovavo affascinante. Avevo lavorato con Frizzi, Bonolis, Conti, e con le grandi donne della tv: Carlucci, Carrà. Facevo la ballerina nei corpi di ballo in Rai e a Mediaset».
L’immagine mentre la guarda che fa la “scossa” è notevole.
«Avevo 25 anni, lui 40. Per me era un gentleman, mi riservava le attenzioni che non avevo dai coetanei. È stato un grande amore che ci ha travolto».
I suoi che dicevano?
«All’inizio erano spaventati dal mondo dello spettacolo, mi hanno educato bene se sono quella che sono. Sono nata a Vico Equense, cresciuta a San Gennaro Vesuviano: mia mamma era direttrice di un ufficio postale dove papà era impiegato. Si sono conosciuti a Milano».
Sognava di diventare la Cuccarini?
«A 8 anni, quando aprì la scuola di danza sotto casa mia, scesi per informarmi.
Guardavo in tv Lorella, la Martines, Heather Parisi. Mi sono diplomata in danza classica, ho fatto provini al San Carlo, alla Scala di Milano. Poi sono passata alla tv, a Unomattina nel 1996, avevo 18 anni. Papà mi accompagnava».
Ci teneva a risposarsi in chiesa?
« Molto. Il primo sì sanciva l’amore di due ragazzi, gioioso, pieno di speranza: il secondo è quello della consapevolezza.
“Siamo riusciti a costruire una bella famiglia”, ci siamo detti “abbiamo diritto alla benedizione di Dio”».
Amadeus è un uomo di successo, ci sono stati anni difficili in cui non lavorava.
Come li ha vissuti?
«Non si è abbattuto, ha ricominciato da capo: la radio, Mezzogiorno in famiglia, Tale e quale, Reazione a catena . Il momento più bello è stato la nascita di José nel 2009.
Poi ci siamo dati all’ippica, a cavallo si libera la mente.
Stavamo all’aria aperta, nei maneggi, facevamo i concorsi. In un momento buio, vivevamo una favola. La fortuna nella vita è trovare l’altra metà della mela. A noi è successo».
Cosa gli augura?
«Di stare bene — la salute è la prima cosa — e di fare quello che gli piace.
Sono forte grazie a lui, ho imparato a indossare un impermeabile e a farmi scivolare le cose».
Deve fare il quarto Sanremo?
«Da un lato gli direi di fermarsi per recuperare le energie; dall’altro mi piacerebbe rivederlo sul palco dell’Ariston.
Deciderà lui. Il covid lo terrorizzava, si era incollato la mascherina sul viso».
Però lo ha definito il “Festival della gioia”.
«Perché lo è stato, per questo ho voluto quel vestito giallo: era un messaggio per lui, amiamo le mimose e i girasoli, poi lui è daltonico… Fiorello ha fatto la battuta: “Non vedo tua moglie, dov’è?”. Dalla platea abbiamo dato un messaggio, il valore della famiglia. Anche Blanco quando ha vinto è corso dai genitori. C’erano i genitori di Ama. I miei sono a Milano adesso, José adora i nonni. Quando lo vedo sereno mi posso dedicare ad altro, dal 19 febbraio condurremo con Amadeus Affari tuoi-Formato famiglia . La famiglia Sebastiani accoglie i concorrenti».
Amadeus beve ancora la camomilla?
«Sì. La sera gliela preparo».
Cosa gli cucina?
«Tutto senza aglio senza cipolla senza sale, una tristezza. Solo cose sane, è attento al colesterolo, a questo e a quello».
Una botta di vita, hotel a 7 stelle?
«Quando si poteva siamo andati ovunque da soli e con i figli. Ama adora viaggiare: Bahamas, Miami, Arizona. Speriamo che si possa ricominciare».