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 2022  febbraio 12 Sabato calendario

Cressida Dick, la cattiva poliziotta

Travolta dalle polemiche su bullismo, razzismo e misoginia tra gli agenti di polizia, Cressida Dick, prima donna a capo di Scotland Yard, è stata costretta alle dimissioni. Gli scandali degli ultimi anni, dall’omicidio di una giovane donna per mano di un agente in servizio alla gestione maldestra del»partygate», hanno minato la fiducia dei cittadini nella forza di polizia più antica del mondo, che con i suoi celebri bobby è un’istituzione simbolo del Regno Unito. «Non ho avuto altra scelta se non farmi da parte», ha detto Dick dopo essere stata messa alla porta da un sindaco di Londra spazientito.
La Metropolitan Police, per tutti semplicemente il Met, è in crisi da tempo, e Dick è stata accusata di non aver saputo eliminare forme di razzismo e misoginia istituzionale al suo interno. «Il sistema di valori e la condotta degli agenti sono finiti giustamente sotto osservazione. Il nuovo commissario è atteso da un duro compito», ha ammesso Priti Patel, la ministra degli Interni che con il sindaco Sadiq Khan nominerà il prossimo capo. Intanto Scotland Yard si ritrova senza un leader in un momento delicatissimo, nel bel mezzo di un’indagine, quella sui festini proibiti di Downing Street durante il lockdown, che tocca il primo ministro e il cuore delle istituzioni britanniche.
L’ultima macchia sulla reputazione della polizia di Londra è arrivata dalla pubblicazione di una serie di messaggi tra agenti, molti dei quali ancora in servizio, su Whatsapp. Conversazioni sul picchiare mogli e fidanzate, costringendole a rapporti sessuali per «farle stare zitte»; la parola «gay» usata come insulto; commenti razzisti con persone di colore equiparate a «ladri», e anche peggio; offese all’Olocausto. «Disgustoso», aveva commentato Khan; «rivoltante», aveva fatto eco Patel. E quel che è peggio, l’organo di controllo della polizia che ha svelato i messaggi ha detto chiaramente che non si è trattato di «incidenti isolati o di poche mele marce», ma di una cultura diffusa.
Con i suoi agenti disarmati, Scotland Yard, fondata nel 1829 da Sir Robert Peel (da lui prendono nome i bobby), gode tradizionalmente del rispetto dei cittadini. Ma la sua reputazione aveva subito un duro colpo con lo scandalo delle intercettazioni telefoniche, con giornalisti dei tabloid scoperti a pagare poliziotti corrotti per avere informazioni.
Dick, 61 anni, già a capo della sicurezza per le Olimpiadi di Londra del 2012, è diventata nel 2017 la prima donna, e la prima persona apertamente gay, a diventarne capo. Sotto la sua guida, il Met ha dovuto gestire attacchi terroristici e l’incendio alla Grenfell Tower in cui hanno perso la vita 72 persone.
L’anno scorso l’omicidio di Sarah Everard per mano di un poliziotto ha sconvolto il Paese. Il colpevole, Wayne Couzens, ha fermato la giovane donna mostrandole il distintivo e fingendo di arrestarla. Couzens, che è stato condannato all’ergastolo, aveva lavorato come guardia a Westminster e subìto denunce per atti di esibizionismo, ma la polizia non era intervenuta. Dick è stata inoltre accusata di aver avuto la mano pesante nel gestire le manifestazioni di migliaia di donne seguite all’omicidio.
Da ultimo il pasticcio del «partygate»: per settimane la polizia si è rifiutata di indagare; poi ha annunciato un’indagine, ma impedendo la pubblicazione integrale delle conclusioni di un’inchiesta interna separata e politicamente molto attesa per il futuro di Boris Johnson. Un intervento, volto a «evitare qualsiasi pregiudizio alla nostra indagine», che ha tuttavia suscitato le perplessità dei giuristi, con Dick accusata di aver voluto insabbiare il caso.
«I fatti parlano da soli», ha detto Dal Babu, ex sovrintendente di Scotland Yard. «La fiducia nella polizia è ai minimi storici».