ItaliaOggi, 12 febbraio 2022
Periscopio
Mai come in questi ultimi giorni Enrico Letta ha potuto comprendere come quel Pd alla cui guida è stato catapultato in un momento di grande difficoltà fosse esattamente quello descritto da Nicola Zingaretti il giorno della resa. Franco Bechis. Il Tempo.
Abbiamo ricevuto belle lezioni sulla preziosa risorsa offerta dalla vecchiaia con gli ottant’anni di Sergio Mattarella, gli ottantacinque di Papa Francesco e i settantasette di Gianni Morandi. Per una settimana i tre patriarchi sono diventati i fari delle nostre speranze di rinascita e rivincita. Roberto Pazzi. QN.
Enrico Letta ha lavorato su Draghi e Mattarella sapendo che non controllava affatto il suo partito e, come un gatto sornione, si è accucciato per vedere che cosa sarebbe accaduto. Purtroppo c’è stato un dinamismo folle e solitario di Salvini, che ha silurato Casini quando praticamente era già presidente della Repubblica. Un errore da matita rossa. Luigi Bisignani. Affari italiani.
Con Renzi ci sentiamo spesso, gli ho detto che bisogna accelerare il processo, bisogna formare un gruppo unico che unisca il centro. Toti s’è mosso bene, Renzi è disponibile. Si tratta di un progetto ormai indispensabile perché i sondaggisti dicono che la maggioranza al Senato non ci sarà dopo le elezioni. Quindi la federazione di centro sarà fondamentale. Clemente Mastella. (Carlo Valentini). ItaliaOggi.
Conte ha difeso la Belloni, ma solo fino a venerdì notte. Il giorno dopo ha bigiato il vertice di maggioranza, e più tardi ha detto sì a Mattarella. E’ successo quello che è capitato a Salvini: ha cambiato idea appena Mattarella ha detto sì, e ha dato buca alla Meloni che lo aspettava al piano di sopra nel palazzo degli uffici parlamentari. Ubi maior, minor cessat: di fronte a Mattarella, qualunque altra candidatura è sparita. Mauro Suttora (Federico Ferraù). Il Sussidiario. net.
Un metodo diverso era necessario per segnare una forte discontinuità con i pregressi “assalti alla diligenza”. Per ragioni logiche, prima ancora che economiche, prima bisognava scegliere cosa fare e poi quantificare le cifre necessarie per implementare le scelte. Il Governo ha invece stanziato una somma, evitando di scegliere come allocarla, lasciando campo libero al Parlamento. Marcello Gualtieri, economista dell’Università Cattolica di Milano.
Come sa ogni buon generale, le guerre non si vincono mai nello stesso modo. Di fatto, il centrosinistra potrebbe riuscire a organizzare tutte le forze del suo schieramento (sempre che non prevalga la scelta di una legge proporzionale), mentre nel ’94 i Popolari di Mino Martinazzoli erano divisi dal Pds. Lodovico Festa. Studi Cattolici.
Intanto il Pd, ricordiamolo, ha vinto in parte: si è affermato nelle grandi città e non nelle piccole, confermando di non rappresentare più il voto della provincia e delle periferie. Ma il clima di favore che si è generato con le affermazioni a Milano, Roma e Napoli ha indubbiamente contribuito a creare quell’ottimismo intorno al partito di Enrico Letta che gli ha consentito di fare un balzo in avanti nei sondaggi. Ora il pd è posizionato tra il 20 e il 21%, un punto in più rispetto ai sondaggi precedenti le amministrative, 2-3 in più rispetto alle Politiche, quando arrivò al 18, e comunque sotto di almeno un punto rispetto alle Europee. Paolo Natale, politologo di Ipsos. (Alessandra Ricciardiì). ItaliaOggi.
L’esplosione del commercio online e le interdipendenza tra le varie regioni del mondo hanno creato un business cargo che continuerà a essere fondamentalmente in crescita. Per un buon futuro, quindi, l’arrivo del gruppo Aponte serve a portare a Ita questa rete di sicurezza del business cargo e del business charter-crocieristico, con nello stesso tempo un partner come Lufthansa, che ci dà invece tutte le sinergie di costo derivanti dal fatto di essere un operatore che ha una flotta dieci volte più grande della nostra e quelle sinergie di network che ci consentiranno di coprire molte più destinazioni rispetto a quello che è ragionevolmente avremmo potuto coprire con i nostri 52 aerei di oggi, che diventano 105 nel 2025. Alfredo Altavilla ex braccio destro di Sergio Marchionne nel salvataggio della Fiat, oggi presidente di Ita. (ItaliaOggi).
Di tutte le malattie infettive che hanno colpito l’umanità solo il vaiolo è stato sradicato. Per il Covid succederà come con la poliomielite: negli Usa non c’è più, ma altrove ancora sì. Una volta raggiunto lo stadio del controllo, il virus diventerà una presenza non destabilizzante. A quel punto il Covid potrà essere considerato endemico come l’influenza o altre malattie respiratorie. Anthony Fauci, infettivologo Usa, consulente della Casa Bianca. NYT.
In Sardegna un clan di extracomunitari sequestra una villa. Giordano indaga e scopre che il clan costituisce una associazione a delinquere dedita al riciclaggio di automobili costose, alle truffe e ad ogni altro genere di malefatte; eppure, neanche dopo che la sporca faccenda è stata resa di dominio pubblico, nessuno si muove, lo Stato continua a far finta di niente e, di fatto, protegge quelli che dovrebbe ingabbiare. I mascalzoni possono continuare in perpetuo a fare il proprio comodo illegale, riducendo sul lastrico le loro vittime, perché sanno che nessuno li andrà a pizzicare: l’esecuzione, a qualsiasi latitudine, resta sulla carta: una volta perché “non c’è il nome sul citofono”, un’altra in quanto “non c’era nessuno in casa” (falso, ovviamente), oppure perché “ci vuole il suo tempo, è la legge”, e vai col tango delle scuse. Il collo di bottiglia sono gli ufficiali giudiziari che, per un motivo o per l’altro, e chissà se sempre confessabile, non si muovono o tardano oltre il lecito: e come diventano arroganti se interpellati! Max Del Papa. ItaliaOggi.
Panico a Kiev. Sconcerto alla Nato. Convulse precisazioni, anzi correzioni del segretario di Stato Antony Blinken, che si è precipitato a Ginevra e a Kiev. No, per carità, non bisognava ricavarne l’impressione di un abbandono. Ma la politica estera è fatta di percezioni. Mai negoziare da posizioni di debolezza, insegnava Ronald Reagan che vinse la guerra fredda con un poderoso riarmo. E invece la debolezza e l’inettitudine del democratico presidente fanno il paio con la disonorevole fuga dall’Afghanistan. Lo riconosce sempre il Washington Post. Cesare De Carlo. QN.
L’italiano è infido, bugiardo, vile, traditore, si trova più a suo agio col pugnale che con la spada, meglio col veleno che col farmaco, viscido nella trattativa, coerente solo nel cambiar bandiera a ogni vento. Umberto Eco.
Nessuno è così vecchio da non volerlo diventare di più. Roberto Gervaso.