Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera", 11 febbraio 2022
L’ULTIMO MISTERO DI STEPHEN HAWKING – IL MUSEO DELLA SCIENZA DI LONDRA LANCIA UN CONCORSO PER DECIFRARE DISEGNI, BATTUTE ED EQUAZIONI SCRITTI SULLA LAVAGNA DI STEPHEN HAWKING USATA NELLA CONFERENZA SU “SUPERSPAZIO E SUPERGRAVITÀ” A CAMBRIDGE NEL 1980 – TRA LE BATTUTE INDECIFRATE SULLA TAVOLA NERA SI PUÒ TROVARE LA FRASE: “I AM A SEA MONSTER” (SONO UN MOSTRO MARINO) E… -
È l'ultimo mistero del cosmo - si fa per dire - lasciato irrisolto da Stephen Hawking: la lavagna della conferenza su «Superspazio e supergravità» tenuta a Cambridge nel 1980. Su quella tavola nera ci sono disegni, scarabocchi, battute ed equazioni vergati dagli scienziati che vi parteciparono: ma il loro significato aspetta ancora di essere decifrato.
La lavagna è in mostra da ieri al Museo della Scienza di Londra, pezzo forte di una esposizione dedicata a «Stephen Hawking al lavoro», inaugurata proprio nell'anno in cui sarebbe caduto l'80esimo compleanno del celebre fisico britannico. Per capire l'importanza di quella lavagna, basti pensare che Hawking l'aveva fatta incorniciare e appendere nel suo ufficio.
Secondo i curatori del Museo della Scienza, testimonia l'approccio ludico del cosmologo al suo lavoro: ma soprattutto loro sperano che qualcuno dei partecipanti alla conferenza di 42 anni fa si affacci alla mostra e aiuti a decodificare gli enigmi contenuti sulla tavola nera. La mostra londinese raccoglie lo straordinario contenuto dell'ufficio di Stephen Hawking e vuole rendergli omaggio non solo come scienziato, ma anche come grande comunicatore nonché come persona in grado di convivere con una malattia neuro-degenerativa.
Dopo la diagnosi iniziale, a Hawking erano stati dati solo due anni di vita: ma sopravvisse per altri cinque decenni, anche se dalla fine degli anni Sessanta rimase costretto su una sedia a rotelle e dal 1986, dopo una tracheotomia, potè comunicare solo grazie a un sintetizzatore vocale. E in mostra c'è proprio l'ultima sedia a rotelle utilizzata dallo scienziato, che era allo stesso tempo il suo ufficio mobile, il suo supporto di ventilazione e la sua voce, il modo in cui comunicava le sue idee al mondo.
Oltre che un grandissimo scienziato, Hawking era diventato anche un personaggio della cultura popolare: tanto che al Museo della Scienza vengono ora mostrati una foto del set della sua apparizione in Star Trek nonché la giacca personalizzata che gli era stata regalata dai creatori dei Simpsons dopo le sue numerose partecipazioni allo show animato. Il senso dell'umorismo di Hawking è ulteriormente dimostrato da uno dei suoi passatempi preferiti: fare scommesse con i suoi colleghi. E in mostra a Londra c'è la scommessa formale fatta sul «Paradosso dell'Informazione nei Buchi Neri».
Così come la sua volontà di confrontarsi con visioni del mondo diverse dalla sua è testimoniata dallo stemma ricevuto nel 1986 in quanto membro dell'Accademia Pontificia delle Scienze. Il percorso accademico dello scienziato è illustrato da un pugno di lavori precedenti la sua fama mondiale, fa cui una delle uniche cinque copie esistenti della sua tesi di dottorato. Mentre un oggetto insolito è una piccola mela di vetro, regalatagli in quanto «erede» di Isaac Newton. La mostra contiene solo una parte degli oltre 700 oggetti che il Museo ha ricevuto l'anno scorso dagli eredi di Hawking in forma di tassa di successione al governo.