Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  febbraio 11 Venerdì calendario

Periscopio

Il segretario generale del Quirinale, Zampetti, apprezza Di Maio perché è un giovane democristiano, tecnicamente perfetto. Mauro Suttora.

Sul tema della proprietà dei media, il primo dibattito risale agli anni 70, e fu sviluppato sulle pagine de L’Espresso formato lenzuolo. Fu in quel dibattito che l’ex-direttore del Corriere della Sera, Piero Ottone, coniò la definizione di editore puro e editore impuro. Era ed è editore puro chi ha come unica attività quella di gestire media. E’ impuro chi fonda o compra media, svolge altre attività, e diventa editore o direttore di giornale per avere potere utile alla sua attività principale. Paolo Panerai, ItaliaOggi.

Il 2 febbraio scorso lo Stato ha emesso titoli pubblici indicizzati all’inflazione europea. Questo vuol dire che al tasso di interesse nominale (0,1%) bisognerà aggiungere il tasso di inflazione (stimata al 2%, ma oggi è al 5,1%). L’emissione ha avuto un successo clamoroso perché a fronte di 5 miliardi di titoli disponibili la richiesta è stata pari a 19 miliardi. Ma non c’è niente da rallegrarsi. Marcello Gualtieri. ItaliaOggi.

La rielezione di Mattarella è una benedizione per il Paese. La democrazia è malata quando la politica pensa che i tecnici siano inutili ma anche quando i tecnici scalzano completamente i politici. Facendo un parallelo con l’emergenza della pandemia: Mattarella è a capo dell’ospedale e Draghi è il primario. Ma nel mezzo di una piena pandemia non mandi il primario a fare il presidente dell’ospedale. Non funziona. Pier Ferdinando Casini. (Tommaso Labate), Corsera.

Davvero non capisco come Berlusconi possa sopportare questa situazione, dopo che è stato tradito da coloro su cui puntava. Tajani a un certo punto ha iniziato a giocare in proprio e Ronzulli, responsabile dei rapporti con gli alleati, ha fallito miseramente. I tre ministri non hanno mai giocato per lui. Berlusconi aveva dato l’ok a Casini, ma Ronzulli giocava di sponda con Salvini, che è il suo vero leader. Spero che Berlusconi la mandi via, sarebbe ora. Luigi Bisignani. Affari italiani.


Kafka diceva di aver preso su di sé il negativo del proprio tempo e che suo compito era, non di combatterlo, ma di rappresentarlo. Anch’io, quando scrivo ambisco a essere scrittore, non un santo. Edoardo Albinati, scrittore. (Nicola Mirenzi), Huffington Post.

In un preciso Rapporto, l’Ipcc proclamò che «i ghiacciai dell’Himalaya si stanno ritirando più velocemente che in qualsiasi parte del mondo. La probabilità che scompaiano entro il 2035 e forse prima è molto alta». Anche in questo caso, l’Onu dovette chiedere scusa. Cesare Cavalleri. (Studi Cattolici).

I tamponi nei centri privati sono accettati? Per qualche Asl sì, per qualche altra no: ma anche all’interno di ogni singola Asl chi ha la fortuna di farsi rispondere al telefono si imbatte in varie scuole di pensiero. E i tamponi antigenici valgono? Se sì, di quale generazione? E le farmacie? E chi segnala le positività, e chi le guarigioni? E i Green pass revocati, chi li ripristina e quando? Gli uffici della sanità pubblica sono andati in tilt. E non ce la sentiamo di gettare loro la croce addosso. Fanno quello che possono, a fronte di un sovraccarico di lavoro la cui necessità andrebbe rivalutata dal Cts e dal ministro Speranza. Michele Brambilla. QN.


Giorgio La Pira fece avere a Sergio Lepri il visto per l’Unione Sovietica, dove mise in pratica la regola fondamentale del cronista: per capire un Paese, bisogna andare al mercato, in chiesa, e al cimitero. «Nei cimiteri c’era moltissima gente. Le tombe erano interrate, e attorno c’erano sedie su cui vedove e orfani passavano intere giornate, a far compagnia al defunto; siccome non si trovavano fiori, portavano quelli di carta. Non parlavo il russo; ma tanto loro non dicevano nulla. Restavano lì». Aldo Cazzullo, su Sergio Lepri, ex direttore dell’Ansa, morto a 103 anni. Corsera.

Il cdx, primo schieramento, è diviso su tutto: Forza Italia e Lega tra di loro, pur essendo entrambi al governo, Fratelli d’Italia invece all’opposizione, Salvini tira per il gruppo sovranista in Europa, la Meloni si sgancia. È la solita storia dei due galli nel pollaio… Salvini e Meloni corrono a essere i primi. Il cdx invece di mostrarsi unito e compatto, elaborando un pacchetto di misure future di policy con le quali si candida a essere forza di governo del Paese, lavora sui distinguo e le bordate. Questo battibecco continuo rischia di alienare i voti dei liberali orfani di Forza Italia ma anche di non convincere quella fetta di elettori che si è rifugiata nell’astensionismo. Paolo Natale, politologo di Ipsos. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.


In Italia (il paese della modernizzazione bastarda, del clientelismo e della consanguineità, del familismo amorale, della rapidissima crescita e impossibilità d’elaborare regole istituzionali) il problema è cresciuto fino a sfiorare l’apocalisse delle istituzioni. Abbiamo avuto lo sviluppo a metastasi delle inchieste sulla corruzione, l’horror della caccia a Berlusconi per le sue serate (e donnine) allegre, i processi politica-mafia senza neppure un’ombra di fondamento. Lodovico Festa e Giulio Sapelli: “Draghi o il caos”, Guerini associati.

L’ Aufzug, l’ascensore, in tedesco, è un problema anche in Prussia. Le vecchie case, quelle che risalgono a prima della Grande Guerra, non avevano quasi mai un ascensore. Niente da meravigliarsi. Il Castello degli Hohenzollern, quello dove abitava l’ultimo Kaiser, non aveva neanche una stanza da bagno, come scoprì con raccapriccio sua moglie, che era Vicky, la figlia della Regina Vittoria. Roberto Giardina. ItaliaOggi.

Mia madre era come me: pigra, per nulla appassionata di fornelli e poco incline alle scarpinate. Dunque la home delivery era, scusate l’inglese, proprio la sua cup of tea. Non solo le uova del pollaio contadino ci arrivavano a casa, ma anche la mozzarella, la ricotta, la pròvola affumicata, la scamorza, il provolone, il pecorino. Ce li portava Don Michele, che arrivava ogni mattina da Aversa con un calesse bene equipaggiato. La mozzarella era in un barile con il suo latticello. La ricotta era nelle sue fuscelle, canestrini di giunco stretti e profondi. Il provolone era appeso a un cordino. Le caciotte e i pecorini avevano canestri a parte. Tutto era stato tirato fuori alle 6 del mattino dalla ghiacciaia e si doveva mantenere a temperatura ambiente fino alle 12, quando Don Michele girava la testa al cavallo e se ne tornava trotterellando leggero e contento verso Aversa. Gianni de Felice. ItaliaOggi.

Penso alla mia giovinezza (che fu un Purgatorio) come a un Paradiso perduto. Roberto Gervaso.