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 2022  febbraio 11 Venerdì calendario

Intervista a Virna Toppi e Nicola Del Freo, primi ballerini del Teatro alla Scala

È di scena l’amore vero, con la maiuscola e il corredo di sogni, promesse, progetti per il futuro. Si spalanca il sipario sull’altare per Virna Toppi e Nicola Del Freo, primi ballerini del Teatro alla Scala, uniti sul palco e nella vita. Per loro, questo sarà un San Valentino profumato ai fiori d’arancio, con lo sfavillio di un anello di fidanzamento postato (da lei) su Instagram in tre scatti: la coppia raggiante, Virna con gli occhioni blu lucidi, l’anulare di lei ingioiellato. Dietro le quinte, le due giovani stelle si raccontano modernamente «ad astri invertiti», ma complementari: lei è un Sole raggiante, lui una Luna tra le nubi. Da bambina estroversa, Virna (nata a Lentate sul Seveso, in Brianza) ai matrimoni si buttava a ballare sul palco in mezzo alla gente: oggi, a 29 anni, è una bionda da brividi e vestita da sposa sarà una fata. Nicola (originario di Massa Carrara) è un trentenne taciturno, ma in scena sfoggia tartaruga scolpita e quadricipiti parlanti, persino sotto il kilt scozzese di James nella «Sylphide». Una coppia da favola, lanciata in tv da Roberto Bolle nel suo show «Danza con me».
State insieme dal 2015, da tempo convivete, ora la svolta. Temevate la crisi del settimo anno?
Virna: «Il 24 gennaio era il nostro settimo anniversario. Di solito, o ci si lascia, o ci si sposa. Nicola è la persona più bella che conosco. È corretto in tutto, in sette anni si è dimostrato l’anima pura del primo giorno. Non ho esitato un attimo a dirgli di sì».
L’anello è stato scelto con cura, un diamante incastonato in un cerchio di brillanti. Curioso, il vostro prossimo spettacolo sarà «Jewels» di Balanchine in marzo alla Scala. L’amore brilla in scena e nella vita...
Lui è un’anima pura, non ho esitato un attimo a dire sì. Siamo due ragazzi normali, nel tempo libero io faccio boxe
Nicola: «Sono una persona semplice, per me l’anello è un simbolo. L’avevo già pronto da qualche mese. A dicembre abbiamo avuto tutti e due il Covid, prima io, poi lei. Eravamo asintomatici, per fortuna. Però io mi sono giocato la “prima” della “Bayadère” ripresa da Rai5, dovevo essere il protagonista Solor in coppia con Nicoletta Manni e invece sono rimasto chiuso in casa per un mese e mezzo. È stata durissima, soprattutto dopo i lockdown e la lontananza da Virna quando, nel 2020, danzava con il Balletto di Monaco di Baviera, cercavo in tutti i modi di raggiungerla, senza riuscire. Ma c’è stato il tempo di riflettere».
Virna, si aspettava la proposta di matrimonio?
Virna: «Mi sono insospettita quando Nicola mi ha portato in una meravigliosa Spa su un ghiacciaio in Trentino, con cena intima in un maso per coppie. Aveva programmato tutto, scartando l’opzione “vasca da bagno con petali di rosa e la scritta “Marry Me!”. Dopo i dolci, era nervoso: dalla giacca è spuntato l’anello. Ho poi scoperto che la mia famiglia e la sua sapevano tutto da mesi...».
La danza è un sogno ma è un mestiere difficile Io ho la fortuna di andare in scena con lei, la persona che amo, ed è il massimo
Avete ballato sulla Marcia nuziale di Mendelssohn nel «Sogno» di Balanchine: come vi siete innamorati?
Virna: «Abbiamo scoperto di amarci in sala prove, siamo talmente diversi di carattere che ci compensiamo. Ci piace uscire la sera come ragazzi normali, nel tempo libero io studio boxe. Ci sposeremo in chiesa sul lago di Como in ottobre, se riusciamo a organizzare. Indosserò due abiti bianchi, uno per la cerimonia, l’altro per il rinfresco. Cerchiamo una casa più grande, i figli li vogliamo ma non subito. L’idea del tradimento? Io faccio fuoco e fiamme, lui implode».
Virna è scatenata su Instagram. Lei che rapporti ha con i social?
Nicola: «Non fanno per me. Preferisco lasciare la scena a Virna».
Vivere la fiaba in tanti balletti ha alimentato in voi la vena romantica?
Nicola: «Sì, anche se ho sempre cercato di dividere teatro e vita privata. Il nostro è un mestiere difficile: se hai la fortuna di andare in scena con la persona con cui hai scelto di vivere è il massimo. La danza è il nostro sogno».