Corriere della Sera, 11 febbraio 2022
Cecchetto vuole diventare sindaco di Riccione
Ad aprile compirà 70 anni. «Vediamo se mi faranno il regalo...», scherza per telefono sulla sua imminente candidatura a sindaco di Riccione. «Stiamo ancora lavorando alla lista». Ma il nome c’è già: «Lista Civica Cecchetto». E lo slogan pure: «Riccione, che spettacolo! Dove per spettacolo intendo la sua straordinaria bellezza, il mare, il cibo, le discoteche. Ora speriamo di tornare presto alla normalità, perché la musica sta a Riccione come il prosciutto a Parma».
Claudio Cecchetto non contiene il suo entusiasmo. Lo stesso con cui fece nascere l’«ennesima radio» davanti allo scetticismo di tutti, e quella radio era Deejay. Lo stesso con cui lanciò l’Aquafan trasmettendo da lì Deejay Beach, che andava in onda su Italia Uno. «Ricordo che dicevano: “Ma come si fa ad andare nelle piscine mentre dall’altra parte c’è il mare? E invece poi è diventato tutto un mondo, una community, un villaggio. Copiato ovunque».
Il talent scout più famoso d’Italia (Fiorello, Amadeus, Jovanotti, Gerry Scotti e tanti altri li ha scoperti lui, non Pippo Baudo) la settimana scorsa si è dimesso da consigliere comunale di Misano Adriatico per lanciarsi in una nuova avventura cinque chilometri più in là. «L’esperienza a Misano mi è servita, ho imparato a fare il candidato sindaco: ti rendi conto di cosa vuole la gente, impari ad ascoltarla».
Per Riccione, suo regno estivo di vacanza-lavoro dalla fine degli anni ‘70, non ha ancora un programma, ma qualche punto fermo sì. «La città è un bel brand, famosissimo in tutta Italia, patria di mode e tendenze. Vorrei che diventasse anche un format, un punto di riferimento per le sue attività». Cioè? «Tolte le questioni che riguardano l’amministrazione ordinaria, occorre vision. Mi piacerebbe, per esempio, sfruttare il lettering, come a New York, dove trovi la scritta ovunque appena esci fuori dall’hotel. Marcare il posto, insomma, che detto così uno non capisce molto perché le cose nuove sono difficili da raccontare. Pure trasferire d’estate a Riccione Radio Capital e Radio Deejay sembrava folle: tutte le altre emittenti andavano in vacanza e mandavano in onda i nastri registrati».
Altro obiettivo: destagionalizzare il flusso dei turisti. «Le persone devono poter venire anche in primavera, in autunno e d’inverno. L’importante è creare eventi che li facciano spostare». Dritte su dove mangiare neanche le dà: «Qui se non sai cucinare fallisci. E infatti sono tutti bravissimi. Io impazzisco per la piadina, ne mangerei 3-4 una dopo l’altra. Ma mia moglie (la scrittrice Mapi Danna, ndr) mi tiene d’occhio: ho un debole per quella alla Nutella». Si sono sposati a Riccione trent’anni fa, nella chiesa Mater Admirabilis. «Lunedì, per San Valentino, andremo insieme a messa per farci una nuova promessa».