STOLTENBERG, '007 RUSSI IN UCRAINA, C'È RISCHIO DI GOLPE', 11 febbraio 2022
PUTIN NON HA BISOGNO DI INVADERE L’UCRAINA: È GIÀ ENTRATO! - IL SEGRETARIO DELLA NATO, JENS STOLTENBERG, AVVERTE CHE MOLTI AGENTI DELL’INTELLIGENCE RUSSA SONO PRESENTI A KIEV. IL RISCHIO È CHE COMINCI UNA GUERRA IBRIDA, PORTATA AVANTI CON ATTACCHI HACKER E CHE PORTI ADDIRITTURA A UN GOLPE… -
(ANSA) - Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ribadito che vi è un rischio reale di un conflitto armato in Europa dato che il numero delle truppe ai confini dell'Ucraina "salgono" e i tempi di reazione di un eventuale attacco "scendono". Ma il capo dell'Alleanza ha anche avvertito che il pericolo non è confinato a una "piena invasione militare" bensì ad "azioni ibride", comprese quelle "cibernetiche", o a un tentativo di "ribaltare il governo di Kiev". Stoltenberg - in Romania per accogliere le truppe Usa alla base di Costanza - ha sottolineato l'alto numero di agenti d'intelligence russi presenti in Ucraina.
STOLTENBERG, 'IL MAR NERO PER LA NATO È STRATEGICO' (ANSA) - "Il Mar Nero è d'importanza strategica per la Nato, la sicurezza in quest'area coinvolge tre Paesi membri e due Paesi partner, come Ucraina e Georgia".
Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in Romania presso la base aerea di Costanza - dove sono anche impegnati i jet italiani nell'operazione di polizia aerea, ndr - per accogliere 1000 soldati Usa extra. "Ecco perché la presenza delle truppe americane in Romania è così importante, lancia un messaggio di unità alla Russia", ha sottolineato Stoltenberg.
UCRAINA: PORTAVOCE SCHOLZ, SITUAZIONE MOLTO MOLTO SERIA (ANSA) - "Riteniamo che la situazione sia molto, molto seria". È quello che ha risposto il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo alla domanda se il cancelliere condivida quanto affermato da Boris Johnson, che vede questa fase come particolarmente pericolosa, per l'esplosione di una guerra in Ucraina. Bisogna continuare a lavorare "sul fronte dei colloqui diplomatici ma anche con posizionamenti chiari", "per evitare una guerra in Europa", ha aggiunto Hebestreit.