Domani, 10 febbraio 2022
I messaggi di insulti di Ranucci a Faraone
Nuove chat svelano un agguerrito scambio di messaggi tra il senatore di Italia viva, Davide Faraone e il conduttore del programma inchiesta Report Sigfrido Ranucci.
I messaggi risalgono allo scorso novembre quando il deputato renziano, insieme al forzista Andrea Ruggeri, ha chiesto spiegazioni all’ad della Rai Carlo Fuortes in commissione Vigilanza in merito a una lettera anonima (rivelatasi poi infondata secondo un audit interno della Rai) in cui Ranucci veniva accusato di mobbing e molestie sessuali nei confronti di alcune sue colleghe.
La richiesta di spiegazioni dei parlamentari è stata recepita come un attacco alla trasmissione investigativa che ha immediatamente pubblicato un comunicato in difesa di Ranucci: «Consideriamo ridicole e offensive le parole riportate in pubblico tratte da una lettera anonima che mettono in discussione la professionalità di colleghi e colleghe». Il giorno dopo il presunto “attacco” fatto dai due parlamentari, il giornalista Rai scrive sia a Ruggeri (ieri abbiamo dato conto dello scambio tra il conduttore e il forzista) sia a Faraone, di cui oggi Domani può pubblicare il testo integrale.
I MESSAGGI A FARAONE
«Quello che hai fatto ieri è gravissimo. Hai buttato fango su di me, e poco importa, al vostro particolare ci sono abituato. Quello che è gravissimo è avete dato la possibilità di gettarlo sulla vita di professioniste brave che hanno famiglia. Vergognatevi», è il messaggio che il 25 novembre Ranucci scrive al deputato di Italia viva. Faraone: «Quando vuoi ne parliamo, nessun problema».
«Dovevi farlo prima semmai. Ti avrei detto che appena l’ho ricevuto ho presentato io denuncia», replica Ranucci, aggiungendo: «Pure io ho una lettera anonima che fate uso di cocaina, ma mica chiedo di verificare. Pensi che a me non arrivino dossier su di voi pieni di merda? Non li ho mai presi in considerazione». Faraone si difende: «Non parlerei solo di quello, parlerei anche degli errori che commetti attaccando persone perbene e di come queste persone soffrono e di come soffrono i loro famigliari». Ranucci: «Quali? Non dire cazzate. Majorano le puttanate su Renzi me offre da anni. Mai prese in considerazione».
A quel punto il senatore ex Partito democratico tenta la via del dialogo chiedendo di approfondire la questione davanti a un caffè, ma il conduttore di Report non ne vuole sapere. E attacca duro: «Dopo quello che hai fatto con il cazzo. Vi risponderemo la mia squadra e io come sappiamo fare. Solo il nostro lavoro».
Faraone considera la frase una minaccia neanche velata: «Così scritto sembra una minaccia più che altro». «No...solo l’esercizio di funzione di controllo della stampa sulla politica» è la replica di Ranucci.
La discussione tra i due poi si sposta su un episodio che vede implicati il senatore e un giornalista di Report. «Una telecamera attaccata addosso per tre giorni alla Leopolda a chiedermi conto sulla mia interrogazione sui vaccini? Ma ti sembra normale? L’interrogazione è una mia prerogativa, non un’offesa a qualcuno», scrive Faraone.
«Non era un’interrogazione ma una serie di minchiate. Neppure l’avete vista – risponde ancora Ranucci – Comunque almeno sei stato onesto. L’interrogazione sul bullismo sessuale è dovuta alle domande che il mio inviato ti ha fatto. Comunque solo chi ha un bullo sessuale come capo di un partito, e non è il tuo, può affidare una pagina del fango da un giornale diretto da uno che da direttore del Tg1 adescava ragazzine», scrive Ranucci. Una presunta calunnia a un giornalista importante che Ruggeri aveva identificato, sia sugli sms sia ieri in Commissione di Vigilanza, in Augusto Minzolini.
Ieri Ranucci in un’intervista al Giornale aveva invece smentito che nei messaggi con Ruggeri si riferisse a Minzolini. «Nei messaggi con Ruggieri non parlavo del vostro direttore Minzolini, parlavo del direttore di un altro giornale, del Centro Italia», ha spiegato mentre Minzolini annunciava querele.
In realtà, leggendo ora i Whatsapp che il conduttore ha inviato a Faraone, sembra che Ranucci parlasse proprio del direttore del Giornale: se Minzolini ha ripreso la vicenda della lettera anonima contro Ranucci e se è stato per anni a capo del Tg1, non risultano che attuali direttori di quotidiani del Centro Italia abbiano mai diretto il primo telegiornale italiano. Contattato da Domani per un chiarimento sulla questione Ranucci ha detto: «Su questa cosa non dico niente perché era un discorso privato e non la commento. Ne risponderà davanti un tribunale chi le ha tirate fuori».
DOPO LA RIVELAZIONE DI RUGGERI
L’8 febbraio è stato il forzista Andrea Ruggeri a leggere i messaggi ricevuti da Ranucci, definiti come «minacciosi», durante l’audizione della Commissione Vigilanza Rai. Sulla questione L’ad Fuortes ha invece detto: «Il caso deve essere giudicato dalle autorità competenti, noi attiveremo l’audit, unico organo competente» ha detto.
Sempre nella giornata di ieri Ranucci si è difeso giustificando il tenore dei messaggi inviati a Ruggeri: «Non c’è stata nessuna minaccia da parte mia. Quello non è il messaggio di un vigilato a un vigilante, anche se adesso fa comodo farla passare così, ma il messaggio di un uomo a cui è stata lesa la dignità personale che stigmatizza con il vigilante il metodo che ha usato».
VICEDIRETTORE
Ruggieri si era lamentato chiedendo se Ranucci fosse adeguato per ricoprire il ruolo di vicedirettore ma alla fine è stata confermata. Oggi l’ad Rai Carlo Fuortes, a quanto apprende l’Adnkronos, ha comunicato al consiglio di amministrazione la lista dei vicedirettori di genere, passaggio legato alla trasformazione della Rai da reti a generi. I nuovi direttori di genere sono già noti. Oggi è stata la volta dei loro vice. Per la Direzione Approfondimento, timonata da Mario Orfeo, vicedirettori sono Paolo Corsini, Andrea Sallustio, Elsa Di Gati, Massimiliano De Santis, Ilaria Capitani.
Nominati vicedirettori ad personam Milo Infante e Sigfrido Ranucci. Per la Direzione Intrattenimento Prime Time, guidata da Stefano Coletta i nuovi vicedirettori sono Claudio Fasulo, Fabio Di Iorio, Federica Lentini, Raffaella Sallustio, Giovanni Anversa. Per la Direzione Intrattenimento Day Time, guidata da Antonio Di Bella, vicedirettori sono Adriano De Maio, Angelo Mellone, Marco Caputo, Federico Zurzolo, Silvia Vergato.
Per la Direzione Cultura ed Educational, guidata da Silvia Calandrelli, i nuovi vicedirettori sono Rosanna Pastore, Lorenzo Ottolenghi, Cecilia Valmarana, Giuseppe Giannotti, Piero Alessandro Corsini. Infine per la Direzione Cinema e Serie TV, a capo della quale c’è Francesco Di Pace, un unico vicedirettore che è Giorgio Buscaglia.