ItaliaOggi, 10 febbraio 2022
Nessuno vuole più le pellicce di orso polare
In Canada, quest’anno non hanno trovato acquirenti le pelli di orso bianco messe in vendita dai cacciatori inuit (eschimesi), popolazione autoctona del Nord del Paese che ricava gran parte delle proprie entrate da questo commercio internazionale.
I maggiori compratori di pellicce di orso polare sono i cinesi e i russi che fino a ieri pagavano da 4mila a 6 mila dollari per acquistarne una. Purtroppo per gli Inuit ultimamente i buyers di Cina e Russia non si sono presentati alle grandi vendite all’asta di pellicce che tradizionalmente si tengono a North Bay, in Ontario. La loro assenza ha messo in grande difficoltà gli Inuit canadesi tra i quali il tasso di disoccupazione è altissimo e l’export di queste pelli è in pratica la loro principale risorsa economica. La mancanza di acquirenti ha fatto aumentare lo stock con conseguente crollo del prezzo, sceso tra 200 e 800 dollari l’una secondo Radio Canada. Una miseria.
Sono circa 300 le pellicce invendute di orso bianco stoccate nei magazzini dell’Ontario che saranno rispedite a Nunavut, dove vivono gli Inuit. E lì dovranno essere vendute a compratori locali a prezzi stracciati. Un obbligo per non fare aumentare ancora di più lo stock che farebbe abbassare ulteriormente i prezzi l’anno prossimo.
In Canada vivono circa 16 mila orsi bianchi, specie protetta dal 1973. La caccia è regolamentata, soggetta a quote, e riservata alle popolazioni autoctone: oltre il 75% degli orsi viene catturato nel territorio Nunavut e 280 pellicce vengono esportate ogni anno.