Il Messaggero, 7 febbraio 2022
Jack il ragazzo geniale che manda in tilt Musk
Ha ancora i brufoletti sulla fronte eppure sta sfidando a pie’ fermo l’uomo più ricco della terra, Elon Musk. Il diciannovenne Jack Sweeney ha irritato il proprietario della Tesla e di SpaceX creando un account twitter che segue gli spostamenti del suo jet personale. Originariamente @ElonJet non era un account molto popolare, ma Elon stesso ha involontariamente contribuito a renderlo famoso e a catapultare lo studente sulle prime pagine, aprendogli di fatto una promettente carriera nel mondo della tecnologia.
È successo che lo stramiliardario ha scoperto l’esistenza di @ElonJet e invece di starsene zitto, come hanno fatto Bill Gates e Jeff Bezos, anche loro seguiti nei rispettivi voli privati dallo stesso ragazzino impertinente, ha scritto un messaggio privato a Jack e gli ha chiesto se poteva togliere l’account: «È un rischio per la mia sicurezza. Non vorrei essere preso di mira da qualche pazzoide». Musk gli offriva 5 mila dollari (4.367 Euro al cambio di oggi) come mancia, se lo avesse aiutato a rendere i suoi voli meno rintracciabili. Jack è stato veloce nel rispondergli: «Si può fare. Il conto e il mio aiuto. Nessuna speranza di salire a 50 mila dollari?», e spiegava che l’università gli costa molto e che quella cifra lo avrebbe aiutato a comprare una Tesla.
LA RICHIESTA
Jack rivelava che gli sarebbe anche piaciuto essere stagista in una delle aziende di Musk. Ma da quel momento l’uomo, che ha un patrimonio valutato intorno ai 278 miliardi di dollari, non solo non ha più scritto a Jack, ma lo ha anche bloccato su Twitter, un passo non esattamente molto furbo. Jack ci è rimasto male: «Ho capito che è arrabbiato ha reagito in una intervista al Wall Street Journal -. Ma non c’era bisogno di bloccarmi». Nel frattempo il suo account, che all’inizio della querelle aveva poco meno di 50 mila followers, ieri era arrivato a 362.738. C’è stata anche un’offerta di una Tesla, stranamente arrivata allo studente da una azienda di auto a noleggio: gli offrivano l’ultima versione della famosa macchina elettrica per tre anni. Jack ha rifiutato: «Voglio la mia macchina, non voglio doverla restituire fra tre anni. E comunque ci sento dietro lo zampino di Elon Musk».
Inutile dire che in questo scontro alla Davide e Golia, il 19enne studente sta riscuotendo simpatia e ammirazione. A parte le interviste in tutti i media d’America, gli è anche arrivata una succulenta offerta di lavoro dalla Stratos Jet Carter, una società di noleggio di aerei privati. I fondatori della Stratos sono tutti laureati della University of Central Florida, la stessa dove Sweeney sta studiando e dove dovrebbe laurearsi l’anno prossimo. Il Ceo della Stratos, Joel Thomas, ha detto in un’intervista di ammirare molto «la creatività» di Jack, e di sperare che il giovane accetti di entrare nel reparto «sviluppo tecnologico» per aiutare la sua azienda a essere più efficiente della concorrenza. E tuttavia, pur studiando all’università e dedicando buona parte del suo tempo ai suoi account che monitorano i voli di vari vip, Jack ha già un lavoro part time presso la UberJets, un’altra società di noleggio aerei. E non basta.
I TRE JET
Con probabile grave malumore di Elon, il giovane studente ha ottenuto anche le informazioni dei tre jet che appartengono alla società SpaceX, la ditta di esplorazioni spaziali creata dal miliardario in Texas. Qualche volta, forse per restare anonimo, Elon usa uno di questi jet. Ma anche lì l’occhio lungo di Jack lo ha raggiunto. Vari analisti che conoscono Elon Musk sono rimasti stupiti dalla mancanza di senso dell’umorismo che il miliardario ha dimostrato in tutta questa storia. Sono infatti molti a pensare che se Elon avesse semplicemente offerto uno stage al giovane genio della tecnologia, non solo lo avrebbe zittito, ma forse ne avrebbe ricavato lui stesso grandi vantaggi.