Da www.corriere.it, 6 febbraio 2022
BEZOS GUADAGNA 20 MILIARDI IN UN GIORNO, MA CONTINUA AD ALZARE IL COSTO L’ABBONAMENTO DI PRIME (IN AMERICA) – AMAZON HA CHIUSO L’ULTIMO TRIMESTRE CON UN +14% NEL VALORE DELLE AZIONI E ANCHE SE NON È PIÙ AMMINISTRATORE DELEGATO DI AMAZON, NE DETIENE ANORA IL 9,9%, PORTANDO BEI SOLDONI NEL SUO PORTAFOGLIO (CHE GLI PERMETTONO DI GIOCARE ALL’ASTRONAUTA CON “BLUE ORIGIN) – IL COLOSSO HA ANNUNCIATO UN AUMENTO DEL 17%, PASSANDO A 14,99 DOLLARI AL MESE, PERCHÉ… -
Se Facebook questa settimana ha dichiarato di aver perso per la prima volta utili in 18 anni (e la colpa sarebbe di TikTok), dall’altra parte della barricata dei colossi tech c’è chi sorride. Stiamo parlando del fondatore di Amazon Jeff Bezos, che tra giovedì e venerdì, con la notizia dei conti dell’ultimo trimestre della sua azienda, ha fatto segnare un +14% nel valore delle azioni. E ha aggiunto 20 miliardi al suo patrimonio personale, che ora ammonta a 177 miliardi di dollari (terzo nella classica dei paperoni dietro a Elon Musk e Bernard Arnault, secondo Forbes).
Anche se Bezos non è più amministratore delegato di Amazon, di cui ora detiene il 9,9%, questa sicuramente è un’ottima notizia per il fondatore anche di Blue Origin (la compagnia spaziale). A cosa si deve questo balzo in avanti delle azioni? Sicuramente ancora dagli strascichi della pandemia, che hanno visto un continuo aumento della domanda dei servizi firmati Amazon negli Stati Uniti ma in generale in tutto il mondo, tra lockdown e la predilezione verso lo shopping «sicuro» fatto comodamente da casa.
Una domanda che ha portato come prima conseguenza l’aumento anche del costo del servizio Prime (al momento solo negli Usa, ma chissà se poi verrà estera anche ad altri Paesi). Per avere le consegne in tempi ridotti, oltre che poter usufruire di altri servizi come le trasmissioni tv e sconti in anteprima, tra fine febbraio (per i nuovi arrivati) e fine marzo (per chi è già abbonato) verrà chiesto un contributo di 14,99 dollari al mese, oppure 139 dollari l’anno. Un aumento del 17% che viene introdotto per la prima volta da quattro anni. Nessun cambiamento, invece, per chi ha solo l’abbonamento a Prime Video.
Jamil Ghani, vicepresidente di Amazon Prime, ha dichiarato che il prezzo sta aumentando per «la continua espansione dei vantaggi per i membri Prime, nonché l’aumento dei salari e dei costi di trasporto». La novità sul conto per gli americani si va ad aggiungere a quella di fine gennaio applicata alle tariffe di Netflix. E ora tutti gli iscritti del resto del mondo rimangono in attesa di sapere se (e quando) toccherà a loro mettere mano al portafoglio.