Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  gennaio 05 Mercoledì calendario

Biografia di Padre Francisco de Paula Oliva

Padre Francisco de Paula Oliva (1928-2021). Detto Pai Oliva. Gesuita. Missionario. Originario di Huelva, in Spagna. Nel 1964 è arrivato in Paraguay e si era sistemato nel Bañado Sur, una delle due immense baraccopoli di Asunción dove si accumulano le decine di migliaia di contadini che ogni anno sono espulsi dalle loro terre da latifondisti e multinazionali. «Fra “il popolo del fiume” – questo significa Paraguay –, il gesuita aveva imparato che la fede implica un contatto autentico con la realtà. Da qui il suo impegno per gli indigeni e i braccianti agricoli sfruttati. Lavoro che lo rese inviso alla feroce dittatura di Alfredo Stroessner che all’epoca governava il Paese. “Una notte del 1969 il capo della polizia ordinò che mi gettassero nel fiume”. Alla fine, invece, lo espulsero in Argentina, dove fu aiutato dall’allora provinciale Jorge Mario Bergoglio. I due si rincontrarono e abbracciarono nel 2015, durante il viaggio dell’ormai papa Francesco in Paraguay. Là padre Oliva era potuto rientrare solo nel 1994, dopo un lungo esilio e si era trasferito nel Bañado Sur dedicandosi alla formazione. Aveva detto: “Per tutta la vita ho cercato di insegnare alla gente a pensare”» [Capuzzi, Avv]. È morto nella notte tra lunedì e martedì, dopo due anni di malattia.