la Repubblica, 6 febbraio 2022
Sanremo, cronaca dell’ultima serata
SANREMO — Mahmood e Blanco vincono la 72ma edizione del Festival di Sanremo con Brividi. Al secondo posto si piazza Elisa con O forse sei tu, al terzo Gianni Morandi con Apri tutte le porte. Il Sanremo di Amadeus è un successo: il “festival della gioia”, come l’ha definito, sembra aver risollevato l’umore gli italiani. Un evento dalla tv ai social, un rito collettivo. Marco Mengoni è il super ospite, l’omaggio a Raffaella Carrà con l’anteprima del musical Ballo ballo, il ricordo di Lucio Dalla scomparso dieci anni fa. «Prendiamo questo cappellino, un paio di occhiali ed è subito poesia», dice Sabrina Ferilli, partner del conduttore nella serata finale, mentre l’orchestra suona Felicità.L’attrice è travolgente. «Tu non sei normale», dice a Amadeus «ore e ore, a te Mentana te fa un baffo. Quando va dietro lo ricaricano, c’è la colonnina: è ibrido... La forza tua ce l’hanno in pochi: Iva Zanicchi, Morandi e Mattaralla. Se decidessi di non fare più il festival, questa serata falla brutta brutta brutta, sennò poi ti chiedono di rifarlo per altri sette anni». E lui pronto: «Sai perché non la posso fare brutta brutta brutta? Perché ho te che sei bella bella bella». Tanto spettacolo, poche canzoni memorabili, ma il podio è perfetto. Il bacio alla moglie Giovanna, il raid in galleria, l’autoironia quando all’una di notte dice che per lui è pomeriggio; l’attrice dedica una poesia (“Ancora adesso le lacrime mi asciugo/pensando a Morgan che sfancula Bugo”). Geniale, Ferilli inaugura l’era del “non monologo”. «Sono stati due anni molto duri, monologhi ce ne siamo fatti tanti», esordisce, «molti temi sono stati già toccati dalle mie bravissime colleghe. E allora ho pensato che avrei potuto parlare di famiglie, di donne che fanno tanto, lavorano, educano. Ma io non ho figli, sono un’attrice avviata, c’ho pure un marito benestante: perché devo andare sulle palle a tutti? Allora trattiamo la bellezza, non quella dell’asino che piace a te», dice ad Amadeus, «quella interiore. Ma sono quattro giorni che mangio radici per entrare in quest’abito. Allora ho pensato: parliamo di dipendenze d’amore, ma Amadeus ha il profilo social di coppia, se non sono dipendenze quelle... Ho pensato al femminismo, alla body positivity, all’inclusione, ma deve parlare di questi argomenti chi ci si sporca le mani, studia, e da palcoscenici meno scintillanti di questo. Sono molto rispettosa delle competenze altrui. E invece sui social tutti commentano. Poi ci sono il riscaldamento globale, la disparità salariale... Ma perché la presenza mia deve per forza essere legata a un problema grosso? Io sto qua per il mio lavoro, porto sul palco la mia storia. Ci sono tante cose da cambiare, ma sto nella mia linea, ho scelto la strada della leggerezza. Come dice Calvino, in tempi così pesanti bisogna planare sulle cose con un cuore senza macigni, la leggerezza non è superficialità». Poi scherza con l’ad della Rai Carlo Fuortes: «Dottor Carlo, se ha problemi deve rivolgersi a un ragazzino». E gli presenta Josè, il figlio di Amadeus, che l’ha voluta all’Ariston. Marco Mengoni e Filippo Scotti parlano degli hater, leggono messaggi di odio pubblicati sui social e spiegano che la Costituzione tutela la libertà d’espressione ma anche la dignità delle persone. Massimo Ranieri (premio della critica Mia Martini con Lettera al di là dal mare), dice “Papalina”, il Fantasanremo impazza. Elisa un po’ Ofelia di Amleto, per non sbagliare dice “Papalina” e anche “zia Mara”. Emma inciampa sui tacchi, ed è subito brivido.