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 2022  febbraio 05 Sabato calendario

Intervista a Iva Zanicchi

Allora, Iva Zanicchi, lei è colta o no?
«Certo che no. La colta è Drusilla ma non è mica vero quello che hanno messo in giro».
Cioè che Drusilla Foer, in quel siparietto all’Ariston volesse offenderla, come è circolato a partire dai social
«Figuriamoci. Siamo amiche da anni. Ci stimiamo. Il nostro era solo un giochino ed è venuto fuori un pandemonio. Hanno voluto travisare».
Facciamo il riassunto. Iva dice riferendosi a Drusilla: «Lei ha altre cose in più di me.. Lei è co». «Si, io sono colta, molto colta», risponde Drusilla.
«Appunto. Non è vero che lei intendeva Io sono colta e lei no. Lei ha ribadito quel che avevo detto io. Ma non si è sentito perché avevo messo male il microfono. Comunque, se per una sciocchezza del genere fanno tutto questo casino, pazienza, tanto la verità non la vogliono sapere, questi preferiscono continuare a parlar male».
In ogni caso è stato il momento più commentato via web della serata di giovedì.
«Almeno abbiamo fatto parlare ma non c’è nessuna polemica tra me e lei, solo amicizia e stima. Ci conosciamo da anni».
Però lei è state messa alla gogna per battute che parevano omofobe.
«Incredibile. Quel che scandalizza è che io non sono allineata con i discorsi corretti sugli omosessuali. Tutte sciocchezze, io ho tanti amici gay, per me è tutto naturale».
Comunque, altro che cultura, lei per «co..» intendeva le parti maschili, che Drusilla ha al contrario di lei
«Certo, e allora? Non è così? Lei si traveste quando lavora, quando si trasforma nella elegantissima signora Foer. Altrimenti è Gianluca, un bellissimo uomo, e sotto c’ha quelle cose lì. Ma questo non l’ho detto sul palco eh, mi sono fermata in tempo, figuriamoci accanto a me c’era Amadeus».
Cose o non cose, la primadonna del Festival è lei
«Ma certo. È stata bravissima Lei è un’artista vera. Avete sentito come canta? Io a teatro mi sono innamorata di lei. Finora è stata la più affascinante, ironica e intelligente. Lei gioca, può fare qualsiasi cosa, da Marilyn alla Loren».
Insomma un uomo vestito da donna più bravo delle donne
«Ma è l’arte che conta. Non l’abito. Quando ho sentito che Amadeus aveva scelto Drusilla ne sono stata felicissima. L’ho chiamata e le ho fatto i complimenti. Io sono una sua fan da quando l’ho conosciuta».
Da quando frequentavate le trasmissione di Chiambretti
«Ma già prima la stimavo, lì ci siamo conosciute meglio. Poi ho visto il suo spettacolo al Manzoni (Eleganzissima), strapieno di gente, era fantastica».
Il direttore di Raiuno le vorrebbe affidare un programma in seconda serata, dal lunedì al venerdì
«E farebbe bene».
Come sta vivendo questa edizione del Festival? Più emozionata di quando lo vinse per tre volte (Nel 76, ’69 e ’74)?
«No, adesso sono più serena, più consapevole. E poi mi sto divertendo un mondo perché Amadeus è una persona dolce e sempre disponibile e sta facendo un Festival bellissimo».
Tanto che è stato praticamente già designato per condurre anche l’anno prossimo, per la quarta volta.
«Giustissimo E quando si vorrà riposare, mi candido io a presentare. Ho già qualche idea rivoluzionaria, mi porterei sul palco due caprette».
Non le ha dato un po’ fastidio trovarsi nella parte bassa della classifica votata dalla sala stampa?
«Io ho già vinto questo Festival con la standing ovation del pubblico in teatro. Il voto dei giornalisti in effetti mi ha meravigliato un po’, non mi sono piaciuti certi giudizi. Come chi ha scritto che l’arrangiamento di Celso Valli è polveroso, non lo accetto».
In Voglio amarti, la sua canzone in gara, hanno visto un inno all’erotismo.
«Figuriamoci. È una canzone che parla d’amore, l’amore che non muore mai, i sentimenti che non si spengono. Per tutti e a tutte le età e in tutte le forme. Io ho 82 anni e faccio l’amore con mio marito. E non capisco perché sia così disdicevole dirlo.. Io lo faccio come e quando voglio, anche se sono nonna e ai miei nipoti non piace tanto che ne parli».
Quali altri brani le sono piaciuti?
«Quello di Mahmood e Blanco e quello di Irama»
E Orietta Berti sulla nave?
È stata fantastica, con quesi vestiti lì poi».