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 2022  febbraio 04 Venerdì calendario

MAGISTRATI CON IL PALLINO DEL BUSINESS - NEL SUO LIBRO "POTERE ASSOLUTO", SERGIO RIZZO INFILA LA PENNA NELLA GRANDE MANGIATOIA DEI CORSI DI FORMAZIONE GIURIDICA IN CUI TRONEGGIA MARIA ELENA MANCINI, MOGLIE DEL SOTTOSEGRETARIO DI PALAZZO CHIGI ROBERTO GAROFOLI - LE DUE SRL DELLA SIGNORA HANNO RAGGIUNTO 29 MILIONI 937.000 EURO DI FATTURATO CON 2,2 MILIONI DI UTILI - LA PASSIONE DEI GIUDICI AMMINISTRATIVI PER L'INSEGNAMENTO E GLI AFFARI - LE SOCIETA' DI SANDRA DELLA VALLE MOGLIE DI FRANCESCO CARINGELLA, UNO DEI CONSIGLIERI DI STATO PIÙ NOTI… -

Per gentile concessione dell’autore e dell’editore, pubblichiamo stralci da Potere assoluto, ultimo libro di Sergio Rizzo in vendita da oggi (Solferino libri, 256 pagine, 17 euro). Il popolare giornalista si concentra su influenza e soldi attorno ai magistrati più potenti d’Italia: Csm, consiglieri di Stato, procuratori. Il brano proposto tocca il tema dei corsi di formazione dei magistrati, assurto alle cronache per il «caso Bellomo».

Ma, al di là delle vicende pecorecce, Rizzo dà conto dell’intreccio di società decise a difendere fatturati pazzeschi: sono quelle che organizzano appunto le docenze per preparare le future toghe agli esami. Tra i protagonisti di queste società occupa un posto di primo piano Maria Elena Mancini, moglie di Roberto Garofoli, potente uomo di Stato che, a seguito di un lunghissimo cursus honorum, è oggi sottosegretario di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

L'epicentro delle scuole di formazione è in Puglia, fra Bari e il circondario. Prendiamo la storia della Dike Giuridica Editrice. Tutto comincia l'11 dicembre 2006, quando una giovane e intraprendente signora barese, Sandra Della Valle, va dal notaio per costituire una società, la Dea immobiliare. Quel nome però sopravvive pochi mesi. Il 24 maggio 2007, infatti, Sandra Della Valle ci ripensa. Si reca da un altro notaio, questa volta a Palombara Sabina, nei pressi di Roma, e cambia tutto. La sua società non si chiama più Dea immobiliare bensì Ildirittopericoncorsi.it.

E non si occupa di case e terreni ma di corsi di formazione per i concorsi pubblici che deve sostenere chi vuole fare, per esempio, il magistrato. Una metamorfosi assolutamente singolare, dettata da chissà che cosa. Ma contestualmente alla modifica della denominazione sociale e dello statuto arriva anche un secondo azionista, che rileva l'1%. Si tratta di Nicola Campione. [...] Ancora pochi mesi e l'irrequieta imprenditrice Sandra Della Valle torna dal medesimo notaio di Palombara Sabina per cambiare di nuovo il nome della società. Che il 4 febbraio 2008 viene così battezzata con il nome, si spera definitivo, di Dike Giuridica Editrice.

Scopo sociale: «Pubblicazione e commercializzazione di opere prevalentemente in materia economico-giuridica» e «l'organizzazione di corsi per la preparazione a esami universitari e concorsi statali». Il rapporto d'affari fra la signora Della Valle e Nicola Campione prosegue per anni evidentemente in modo prolifico, se il 4 dicembre 2017 i due costituiscono un'altra società, stavolta in accomandita. Si chiama Training & Law di Nicola Campione sas.

Oggetto, la «formazione professionale, nonché la preparazione a esami universitari e concorsi pubblici» e «la pubblicazione di opere editoriali prevalentemente in materie economico-giuridiche». Praticamente la fotocopia dello statuto Dike. E stavolta compare anche un terzo socio, appena diciottenne: Antonio Caringella, il figlio di Sandra Della Valle e di suo marito Francesco Caringella. Proprio lui. Perché la proprietaria della società Dike nonché socia dell'attivissimo Campione è la consorte di uno dei consiglieri di Stato più noti e stimati nel circuito della magistratura amministrativa. Francesco Caringella, nato, come la moglie, a Bari, è dal 1998 al Consiglio di Stato, dove ha scalato i gradini più impervi raggiungendo l'invidiabile posizione di presidente di sezione. [...]

Caringella è diventato fra i consiglieri di Stato una specie di recordman degli incarichi «extragiudiziali» di insegnamento. A dire la verità ha fatto anche una puntatina nel mondo degli arbitrati, come presidente del collegio che doveva decidere la controversia da 15 milioni fra la Fiat e la Tav. Ma niente al confronto dell'attività didattica, regolarmente autorizzata dal Csm del Consiglio di Stato: in una decina d'anni ha superato agevolmente 300.000 euro di compensi per le sue lezioni.

Pagate anche 800 euro l'una. Dal 2008 ha collezionato quasi una ventina di incarichi, tutti in società private di corsi di formazione e preparazione per concorsi da magistrato o esperto giuridico. Legate, all'apparenza, da uno stesso filo rosso barese. Nella lista non poteva mancare la Dike di sua moglie, presso cui il Consiglio di giustizia amministrativa lo ha autorizzato nel 2019 a tenere un corso che gli ha fruttato 60.000 euro lordi. Poi c'è l'Accademia Juris Diritto Per Concorsi, una srl di Bari di proprietà del barese Carlo Giampaolo.

Ha un indirizzo di posta elettronica certificata curiosamente identico alla penultima denominazione sociale assunta dalla Dike: ildirittopericoncorsi@pec.it. Talmente identico che assai difficilmente ci può essere un caso di omonimia. Soprattutto ci sono la Lexfor e la Corsolexfor, da cui Caringella ha avuto una dozzina di incarichi di docenza. Si tratta di società che fanno capo al socio della consorte, Nicola Campione, barese, classe 1964: il quale risulta in entrambe azionista di minoranza con altri due soci baresi, ma è amministratore unico. [...]

Per la serie poi «le coincidenze non esistono», la Corsolexfor di Campione, socio della moglie di Caringella, ha sede a Molfetta, trenta chilometri da Bari. E in via San Francesco d'Assisi al numero 51. Dove si trova una sorpresa. Lo stesso indirizzo ospita anche tre società operative nello stesso campo dei corsi di formazione per esami e concorsi pubblici e dell'editoria giuridica. Neldiritto Editore srl, Nld Concorsi e Omniaforma sas, queste le tre sigle, hanno anche la medesima proprietaria originaria di Bisceglie, altra città sempre vicino a Bari: Maria Elena Mancini.

Un'altra moglie. Maria Elena Mancini è infatti la consorte di Roberto Garofoli. Consigliere di Stato fra i più conosciuti e influenti, già capo di gabinetto del ministro della Pubblica amministrazione e poi presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, nonché dei ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan e Giovanni Tria. Fino all'incarico più prestigioso e politico: sottosegretario alla presidenza del Consiglio, braccio destro del capo del governo Mario Draghi. Garofoli, pugliese di Taranto, mostra una tale passione per l'insegnamento al punto da tallonare da vicino per numero di incarichi «extragiudiziali» didattici autorizzati il suo collega e amico Caringella.

Un paio li ha svolti presso la società Neldiritto di sua moglie Maria Elena Mancini. Ma la stragrande maggioranza commissionati sempre da Lexfor e Corsolexfor di Nicola Campione: talvolta in parallelo con Caringella. [...] Le società di formazione dal pedigree barese (una decina), ruotano intorno alle figure di alcuni magistrati. Tutte o quasi sono diventate operative a cavallo del 2007-2008, quando è iniziato il boom delle scuole private per i concorsi di giustizia. Da allora e fino alla fine del 2019, secondo quanto è stato possibile calcolare, hanno incassato 66,1 milioni.

Con utili netti per 7,8. Il tutto ampiamente per difetto perché i bilanci delle società in accomandita semplice non sono reperibili nelle banche dati delle imprese di capitali. Il solo fatturato delle due srl di Maria Elena Mancini, la moglie di Garofoli, ha quasi raggiunto 30 milioni: 29 milioni 937.000 euro. E gli utili netti sono ammontati a 2 milioni 248.000 euro. La Dike di Sandra Della Valle, moglie di Caringella, ha registrato un giro d'affari di 14 milioni 251.000 euro, per 410.444 euro di utili netti.

Nel 2019 Sandra Della Valle ha poi venduto la propria quota, allora del 94%, all'avvocato di Bari Marco Giustiniani per 115.000 euro. Nei soli anni successivi al 2015, quando Corsolexfor e Lexfor hanno abbandonato lo status di accomandite per trasformarsi in srl, le attività di Nicola Campione e degli altri azionisti hanno sommato ricavi pari a 7 milioni 513.000 euro, e profitti netti per 1 milione 684.000 euro. Ancora. Alla Accademia Juris, società di Carlo Giampaolo, i corsi hanno fruttato 622.000 euro di utili netti, su un fatturato di 6 milioni e mezzo. E poi dicono che in Italia la giustizia non funziona.