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 2022  febbraio 04 Venerdì calendario

Timothy, il primo atleta non binario ai Giochi


Dentro i rigorosi Giochi di Pechino c’è qualcuno che cambia le abitudini e dà una scossa pure alle definizioni più antiche delle Olimpiadi abituate a dividere tutto in maschile e femminile. Da sempre, da quando le donne non erano ammesse alle gare da medaglia, solo per maschi. Ora le categorie saltano perché Timothy Le Duc non ci si riconosce: lui è non binario e non vuole riempire caselle che non gli appartengono.
Gareggia nel pattinaggio, la metà di una coppia di artistico, va in pista con Ashley Cain-Gribble, sono campioni degli Stati Uniti alla loro prima esperienza olimpica. Che sarà una nuova esperienza pure per i Cinque Cerchi.
Lui ha 31 anni, non proprio l’età più comune tra i suo colleghi e viene da Nashiville, luogo conservatore che lo ha spesso mandato a sbattere contro il pregiudizio: «Riconoscermi pubblicamente come non binario è stato un lungo viaggio ma non credo di poter dire di essere il primo alle Olimpiadi, i queer ci sono sempre stati solo che non hanno mai detto di esserlo». Differenza fondamentale.
I Giochi da poco hanno scoperto la libertà di orientamento e ancora litigano con quella di pensiero. Solo quattro anni fa Adam Ribbon è diventato il primo americano gay a medaglia ed è un record che ha voluto sottolineare lui stesso per festeggiare il podio diventato anche un messaggio. Le Duc riprende il filo di quel discorso e parte proprio da quel precedente per raccontarsi: «Credo sia importante per i giovani che guardano e anche per lo sport che ancora non è inclusivo come si dichiara». Non vuole certo essere ricordato per aver deciso che il suo privato avesse senso di stare in pubblico, ma ha capito che su un palcoscenico così globale doveva dare un segnale: «Non mi va di stare nascosto e di sentirmi in imbarazzo se qualcuno si rivolge a me in un modo che mi mette a disagio senza poter dare spiegazioni. Sono qui per la gara e non per i manifesti, ci sarà un tempo in cui nessuno ci farà più caso».
La coppia non può ambire al podio, potrebbe aiutare gli Usa nella gara a squadre in cui però solo oggi ogni nazione deciderà chi schierare. Le Duc adesso si concentra sulle coreografie e sui sollevamenti: «Abbiamo faticato molto per essere qui». Una coppia formata da un fluido e una donna, un inedito per i Giochi che si scoprono dentro il 2022. —