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 2022  febbraio 02 Mercoledì calendario

Ornella Muti e la cannabis terapeutica

Si sarebbe aspettata di dover soddisfare qualsiasi curiosità musicale Ornella Muti, madrina inaugurale del 72° Festival di Sanremo. E invece le tocca rispondere a domande sulle droghe leggere e sul conflitto Russia-Ucraina.
La destra è insorta contro la sua foto con un monile a forma di cannabis. Ci spiega?
«Purtroppo la delicatezza dell’argomento si presta a fraintendimenti. Io non giro per il backstage offrendo canne a chi incontro. Io parlo di Cannabis terapeutica. Si hanno testimonianze di come possa aiutare. Era stata prescritta a mia madre, non ho potuto fargliela somministrare e l’ho dovuta imbottire di psicofarmaci che stordiscono. Non le ho potuto neppure dire ciao. Per mia scelta mi curo omeopaticamente, è una sensibilità. Sono anche consapevole dei pericoli, sono mamma e nonna ma forse legalizzando le droghe leggere ci si potrebbe liberare degli spacciatori. Ognuno deve fare quello che si sente, io mi sento bene così, mi spiace che venga confuso, tutto qua. Trovo strano che in parallelo si parli pochissimo del consumo di alcool. Eppure tanti ragazzi vanno in coma etilico ma non si sa».
Lei ha anche detto all’agenzia Tass di voler prendere la cittadinanza russa. Un momento meno adatto non poteva trovarlo...
«La Russia è nel mio Dna: mia madre(la scultrice Ilse Renate Krause) la famiglia di mia madre, venivano dall’Estonia. Studio il russo, lì sono amatissima, tanto che a volte mi imbarazzo per l’affetto che mi dimostrano sempre. Commovente. Io sono una persona semplice, parlo in modo semplice, mi piace arrivare al cuore della gente e lì mi è riuscito. Mi hanno offerto questa possibilità e io ci sto ragionando sopra. Il pensiero politico non l’avevo preso in considerazione ma se questo dovesse rappresentare un problema allora lo farò».
Lei da sempre sostiene le diversità e in Russia non è che eccellano sui diritti Lgbtq+.
«Sono vicina al mondo gay. Da quando lavoro e avevo 14 anni, quell’universo mi ha fatto sentire protetta e sostenuta. Mi addolora che in Russia ci sia questo problema».
Come mai ha scartato i vestiti Armani per Sanremo?
«Per anni sono stata testimonial Armani, stimo enormemente Re Giorgio ma questa volta ho voluto avere un look diverso. Ciò non toglie che resti un grande stilista e un uomo a cui voglio molto bene».