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 2022  febbraio 02 Mercoledì calendario

Whoopi Goldberg oltraggia la Shoah

L’Olocausto «non aveva nulla a che vedere con la razza», ma è stato “solo” un episodio di «disumanità degli uomini contro altri uomini». Il suprematismo non c’entrava niente e la prova starebbe nel fatto che i protagonisti erano «due gruppi di persone bianche». In sostanza «gente bianca contro gente bianca, e quindi voi che combattevate tra voi». A cadere nella trappola dell’ignoranza stavolta è stata l’attrice Whoopi Goldberg che lunedì ha ripetuto queste scemenze durante il programma The View trasmesso dalla tv Abc, di cui è fra i conduttori. Il tema era il bando del libro Maus di Art Spiegelman, deciso da un distretto scolastico del Tennessee, e quindi la discussione è scivolata sullo sterminio degli ebrei. Più volte i colleghi hanno provato a farla ragionare, ma non c’è stato verso.
Solo in serata, partecipando a The Late Show di Stephen Colbert, Goldberg è rinsavita, scusandosi. «Come persona di colore – è stato il suo ragionamento – penso alla razza come a qualcosa che posso rintracciare vedendola». Ma ora si è resa conto che le cose non stanno così: «Ho capito. La gente è arrabbiata. Lo accetto e sono io che mi sono cacciata in questo guaio». Quindi ha aggiunto: «Ho detto qualcosa che sento la responsabilità di non lasciare senza esame perché le mie parole hanno sconvolto tante persone, cosa che non era mai stata mia intenzione. Ma ora capisco perché e sono profondamente grata. Le informazioni che ho ricevuto sono state davvero utili e mi hanno aiutato a capire. Si trattava davvero di razzismo, perché Hitler e i nazisti consideravano gli ebrei una razza inferiore. Le parole contano e le mie non fanno eccezione. Mi rammarico e mi correggo. Sono dalla parte degli ebrei».
Queste scuse cercano di rimediare all’errore, ma forse sono ancora più problematiche, perché rivelano l’ignoranza che riesce a fomentare l’antisemitismo anche in chi in teoria non sarebbe propenso ad abbracciarlo. Whoopi è un’attrice famosa, una liberal, e in passato ha sostenuto anche di avere qualche antenato ebreo. È sorprendente che non abbia mai letto neppure una riga sulle posizioni dei nazisti riguardo alla razza, scoprendole solo a 66 anni a causa di una gaffe. Se lei sta così, immaginate gli altri. Un secondo problema serio è il pregiudizio. Goldberg è nera e quindi appartiene a un gruppo di persone portate con la forza in America per lavorare come schiavi. Hanno sofferto a lungo e hanno tutto il diritto di lamentare la tragedia vissuta, proseguita con la segregazione e la discriminazione anche dopo la fine della schiavitù. Il fatto però che consideri il razzismo possibile solo in caso di differenza nel colore della pelle, limitandolo cioè alla sua esperienza personale, dimostra un altro livello di ignoranza che aiuta questa piaga a non sanarsi mai una volta per tutte.