Da "il Giornale", 1 febbraio 2022
LA CASA EDITRICE OLANDESE CHE HA PUBBLICATO IL SAGGIO “IL TRADIMENTO DI ANNA FRANK”, IN CUI IL NOTAIO EBREO ARNOLD VAN DEN BERGH E' STATO IDENTIFICATO COME L’INFORMATORE CHE "VENDETTE" AI NAZISTI ANNA FRANK E LA SUA FAMIGLIA, NON STAMPERÀ PIÙ COPIE DEL VOLUME FINO A QUANDO GLI AUTORI NON OFFRIRANNO PROVE PIÙ CONCRETE: “AVREMMO DOVUTO AVERE UN APPROCCIO PIÙ CRITICO” – ALCUNI STORICI OLANDESI HANNO GETTATO DUBBI SULLE CONCLUSIONI DELL'INCHIESTA CHE NON E' PIACIUTA ALLA COMUNITA' EBRAICA... -
La casa editrice olandese che ha pubblicato un saggio in cui il delatore che portò la polizia ad arrestare Anna Frank e la sua famiglia viene identificato in un ricco notaio ebreo di Amsterdam si è scusata pubblicamente. Ambo Anthos ha detto che non stamperà più copie del volume, firmato da Margaret Sullivan e intitolato «Il tradimento di Anna Frank» fino a quando gli autori non offriranno prove più concrete di quelle finora pubblicate.
«Avremmo dovuto avere un approccio più critico», ha detto la casa editrice. Negli Usa il libro è stampato da HarperCollins che non ha fatto ancora commenti. Dopo la pubblicazione del volume, storici olandesi avevano gettato dubbi sulle conclusioni dell'inchiesta coordinata dall'ex agente dell'FBI Vincent Pankoke che aveva puntato i riflettori sul notaio Arnold van den Bergh.
«Offrono informazioni che meritano approfondimento, ma nessuna base per l'accusa centrale», aveva detto Ronald Leopold, il direttore della di Anna casa -museo Frank che ha deciso di presentare le scoperte del gruppo di Pankoke come «una delle tante teorie» considerate nel corso degli anni.