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 2022  febbraio 01 Martedì calendario

Amadeus, riso, pollo e camomilla

L’uomo che vede sempre il bicchiere mezzo pieno potrebbe tenere corsi antistress. Mentre Sanremo sembra la città pre-pandemia – assembramenti ovunque, dal green carpet di fronte al teatro Ariston in giù – Amadeus stasera debutta col terzo festival «della gioia». Ha l’aria di chi tiene tutto sotto controllo: «Capisco che il pelo dell’uovo possa fare più notizia», dice «ma io mi godo l’uovo». Era persino sicuro che il presidente della Repubblica sarebbe stato eletto nel weekend. Grazie Mattarella. «Dal fortino dell’Hotel Globo all’Ariston attraverso un passaggio interno, riunione con gli autori, prove. Sveglia presto, vitamina C, poi i giornali. A pranzo non fa esultare il cuoco: riso in bianco, petto di pollo alla griglia, menù del Policlinico. La sera, botta di vita, una bella camomilla. Amedeo Sebastiani è metodico, appassionato del suo lavoro, rispettoso: risponde a tutti. Non si è dimenticato quando lavorava in radio e veniva a caccia di personaggi. «Faccio il lavoro che amo, l’ho inseguito per anni. Chi si sarebbe immaginato di fare tre Festival?». Disponibile a debita distanza perché qui, davanti ai gazebo dove decine di tecnici, truccatori, redattori, si fanno i tamponi e esultano per l’esito negativo. l’incognita omicron pesa. È il primo a saperlo. A chi gli chiede se esista un piano B nel caso in cui fosse contagiato risponde: «Se mi prendo il covid state qui dieci giorni finché non guarisco. Non c’è un piano B». Ma un po’ di scaramanzia non guasta, ha infilato nel pass un corno. La moglie Giovanna, inviata a La vita in diretta, lo rallegra; l’amico Fiorello lo rassicura. «L’anno scorso è stato eroico, guardavamo negli occhi gli orchestrali per capire se ridevano. Nel dubbio che non fosse venuto avevo fatto preparare la sua sagoma: me la sarei portata sul palco».