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 2022  gennaio 31 Lunedì calendario

Biografia di Laura Mattarella

Per mettere a fuoco il carattere, e lo stile, di Laura Mattarella basta rivedere con attenzione i video delle sue due più recenti e importanti apparizioni pubbliche accanto al padre Sergio: il 7 dicembre 2021 alla Scala, per la «prima» del «Macbeth», preceduta da quella al San Carlo di Napoli il 21 novembre per «Otello». Due interminabili standing ovation per il presidente (a Milano sei minuti) con tutto il pubblico in piedi per quelli che dovevano essere commiati.L’unica a non poter applaudire era lei (impensabile acclamare papà), immobile accanto al padre che almeno aveva la libertà di salutare il pubblico, di agitare le mani. Lei impassibile: braccia distese, lo sguardo sulla platea. Esercizio non semplice, con gli occhi di tutta la sala addosso, niente male come autocontrollo.
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Il bis di Sergio Mattarella ne comporta un altro, quello della sua unica figlia femmina Laura Mattarella Comella come first lady nelle grandi occasioni pubbliche, nei viaggi all’estero, nei ricevimenti al Quirinale. Palermitana, classe 1967, ha sospeso dal 2015 il suo lavoro di avvocato amministrativista per accettare lo stesso compito protocollare sostenuto da altre due figlie di presidenti, Ernestina Saragat Santacatterina col padre Giuseppe e Marianna Scalfaro col padre Oscar Luigi.
Esile, bionda, gli stessi occhi azzurri del padre, Laura Mattarella ricorda molto sua madre Marisa Chiazzese, l’amata moglie del presidente scomparsa nel 2012, a sua volta figlia dell’accademico Lauro Chiazzese, giurista ed ex Rettore dell’Università di Palermo: sua sorella Irma aveva sposato Piersanti Mattarella, il fratello di Sergio, assassinato da Cosa nostra nel 1980. E così è nata una grande, unica famiglia che ora ha in Laura un importante perno.
Per evitare stucchevoli oleografie, va detto che chi la conosce la descrive come donna di carattere molto deciso. Non una semplice comparsa femminile accanto al padre presidente ma la coprotagonista di un’immagine pubblica della presidenza Mattarella: una solida professionista, oltre che una figlia, pronta a consigliare e a sostenere non solo affettivamente. Era pronta a riprendere il suo lavoro con la fine del settennato paterno, dicono i conoscenti, ma il voto di sabato 29 gennaio ha cambiato i suoi piani, per dirla con le parole del padre. È sposata con Cosimo Comella, dirigente del Dipartimento tecnologie digitali e sicurezza informatica del Garante per la Privacy. Hanno tre figli: Manfredi, Maria Chiara e Costanza.Rarissime le interviste. Ma resta famosa quella rilasciata a «Chi» nel marzo 2016 dopo un viaggio presidenziale in Africa quando in Camerun visitò centro di rieducazione Promhandicam, fondato a Yaoundé dal missionario trentino padre Sergio Ianeselli: «Tutti dovrebbero visitare un campo profughi, prima o poi. Soprattutto chi dice che bisogna lasciarli là dove stanno». Frasi e giudizi molto netti che confermano quel carattere di cui si diceva, e quell’approccio attraversato da una forte formazione cattolica, la stessa di suo padre.
Fin qui la sostanza della personalità che poi spiega l’aspetto formalmente più superficiale. Cioè la scelta, nelle apparizioni pubbliche, di toni di colore mai eccessivi: molto beige e tanti pastello (azzurro, rosa, cenere), la sera blu e nero, tagli classici anche negli abiti lunghi. L’immagine della presidenza Mattarella è, in parallelo, nelle cravatte tradizionalissime del presidente e negli abiti di sua figlia che però non sfigurano mai accanto a Letizia di Spagna, a Sonja di Norvegia, a Brigitte Macron, a Jill Biden. Ora saranno altri sette anni al Quirinale. Difficile che il suo sperimentato stile cambi, proprio come quello del padre.